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Si cancella una parte
di sanzioni e more
fino al 31 dicembre 2015

Il palazzo Equitalia in via Giolfino
Il palazzo Equitalia in via Giolfino
Il palazzo Equitalia in via Giolfino
Il palazzo Equitalia in via Giolfino

Addio a Equitalia. La decisione è contenuta nella nuova legge di stabilità. «Sono contro il fisco vampiro», ha spiegato il premier Renzi, «si pagheranno le cartelle, ma non gli interessi».

La novità più interessante riguarda, infatti, la prevista cancellazione delle sanzioni (dal 10 al 100 per cento a seconda dei casi) e delle more (4 per cento) dalla cifra iniziale dovuta allo Stato. Ma le cartelle che potranno ambire allo «sconto» sono ancora in fase di definizione: pare si tratti dei carichi pendenti con Equitalia fino al 31 dicembre 2015.

Quanto tempo ci sarà per mettersi in regola e come? La possibilità di adesione dovrebbe durare un anno. E gli importi potranno essere pagati in un’unica soluzione o a rate. Le funzioni di Equitalia, e anche il personale dipendente, saranno assorbiti dall’Agenzia delle entrate.

«Nella lotta all’evasione fiscale abbiamo raggiunto, nel 2015, il record di tutti i tempi, con quasi 15 miliardi recuperati. Ma d’ora in poi lo faremo senza il modello punitivo del passato, che puntava su un sistema inutilmente vessatorio», ha aggiunto Renzi.

Equitalia è stata al centro di forti polemiche, soprattutto negli anni peggiori della crisi, per i tassi di interesse elevati e l’aggio di riscossione che fanno lievitare, e di molto, le cifre da saldare. In tutta Italia l’ente è stato oggetto di attacchi intimidatori. Anche a Verona, dove nel 2012 fuori dalla sede venne fatto esplodere nottetempo un ordigno rudimentale.

I dipendenti, riferendo anche delle violente sfuriate di alcuni utenti, avevano perfino paura di recarsi al lavoro. Poco tempo dopo, davanti all’ufficio è stata piazzata una guardia giurata.L.CO.

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