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Giovani imprese, appello ai Comuni

Vesentini, Giorgio Gori, Carifi, Flavio Tosi, Giordano Riello MARCHIORI
Vesentini, Giorgio Gori, Carifi, Flavio Tosi, Giordano Riello MARCHIORI
Vesentini, Giorgio Gori, Carifi, Flavio Tosi, Giordano Riello MARCHIORI
Vesentini, Giorgio Gori, Carifi, Flavio Tosi, Giordano Riello MARCHIORI

L’innovazione al servizio delle capacità locali. Senza perdere le peculiarità di un territorio che ha fatto del lavoro manuale e della piccola impresa la sua forza, cercando di semplificare il più possibile le pratiche amministrative e di investire ancora di più sulla formazione. Sono solo alcune delle proposte del convegno organizzato dall’Associazione Orizzonte del presidente Enrico Carifi su «Sostegno all’imprenditoria giovanile: esperienze politiche» che ha portato a Verona Giorgio Gori, sindaco di Bergamo e fondatore della casa di produzione televisiva Magnolia oltre che ex direttore di Canale 5 e Italia 1, assieme a Flavio Tosi, al presidente dei Giovani di Confindustria Veneto Giordano Riello e ad Arianna Vesentini, ceo di Variazioni Srl. Incalzati da Maurizio Battista, capocronista de «L’Arena», hanno messo insieme le diverse esperienze di imprenditori e amministratori nel cercare di spingere le nuove realtà che si affacciano nel mondo aziendale e del lavoro in generale.

«A Bergamo abbiamo cercato di far tornare in città le imprese in questo momento in cui molti se ne vanno, incoraggiando l’utilizzo di spazi dismessi» ha detto Gori, «oltre ad incentivi fiscali. Rimane fondamentale la formazione e l’alternanza scuola-lavoro, i Comuni devono mettersi al centro di questa dinamica. Non è importante quante nuove startup partono, ma quante riescono a continuare il loro percorso».

Flavio Tosi sceglie la linea della semplificazione e dell’informatizzazione: «A Verona i permessi per le attività produttive si possono fare tutti online, inoltre garantiamo tempi certi ed è il segreto per aver chiuso gli accordi con Ikea, Esselunga e Farinetti». Arianna Visentini ha parlato invece delle nuove tipologie di smartwork, o telelavoro, quello cioè che grazie alle nuove tecnologie permette orari flessibili e impieghi anche a distanza.

Un concetto moderno, che però deve sempre tenere conto delle peculiarità del territorio come ha ricordato Giordano Riello: «Le aziende del Veneto da anni seguono la linea dell’innovazione, e non dimentichiamoci delle nostre caratteristiche, di una capacità manifatturiera di eccellenza che può aiutarci a creare nuovi posti di lavoro». L.M.

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