<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Forza Italia, arriva Berlusconi
per la «volata» elettorale

di Enrico Santi
Il candidato sindaco del centrodestra Federico Sboarina con i candidati della lista di Forza Italia
Il candidato sindaco del centrodestra Federico Sboarina con i candidati della lista di Forza Italia
Il candidato sindaco del centrodestra Federico Sboarina con i candidati della lista di Forza Italia
Il candidato sindaco del centrodestra Federico Sboarina con i candidati della lista di Forza Italia

«Forza Italia è qui» ripete più volte Davide Bendinelli, coordinatore del partito - in tandem con Massimo Giorgetti, assente per i postumi di un incidente paracadutistico - alla presentazione della lista dei candidati al Consiglio comunale. E ribadisce: «Il centrodestra compatto ha sempre vinto, ma bisogna saper anteporre il bene comune a logiche personalistiche». Una stoccata per il deputato Alberto Giorgetti e gli amministratori comunali, presenti nella Lista Tosi, che si definiscono «esponenti storici di Forza Italia».

Bendinelli, di fronte ai candidati riuniti al Liston 12, è talmente preso dalla polemica da dimenticarsi di annunciare l’arrivo in città di Silvio Berlusconi prima dell’11 giugno. Evento confermato a margine dell’incontro. «Fra di noi e nella coalizione», assicura Bendinelli, «si respira un clima positivo, propositivo e costruttivo come non accadeva da anni». Poi torna all’attacco, e nel mirino, oltre all’ex sottosegretario ci sono anche i media: «Finora non ho mai replicato a chi improvvisamente ha preso altre strade, ma in questa coalizione ci sentiamo a casa, il resto sono barzellette riportate in modo strumentale dalla stampa».

In sala ci sono anche Paolo Paternoster ed Enrico Corsi della Lega, Matteo Gasparato di Verona Domani, Edoardo Lana, assessore della giunta Tosi ma schierato con il gruppo di Gasparato, l’ex consigliere regionale Giancarlo Conta e Alessandro Montagna di Battiti. Arriva anche Federico Sboarina, candidato sindaco. «Si dicono tante sciocchezze», esordisce, «ma la verità è questo simbolo; la mia candidatura nasce da un programma condiviso, nell’ordine, a Verona, Venezia, Milano e Roma». Infine, con la consueta metafora calcistica, galvanizza i presenti: «Noi rispettiamo tutti, ma non temiamo nessuno e l’11 giugno chiuderemo la partita, ma in ogni caso si vince ai supplementari».

Capolista è Daniele Polato, capogruppo e unico esponente in Consiglio comunale, già assessore nella prima amministrazione Tosi. «Sono emozionato», confessa, «e per dire quanto siamo sempre stati concreti e legati ai bisogni del territorio ricordo che il nostro primo atto nel 2007 fu creare il parco San Giacomo su un’area di 90mila metri quadrati». E rivendica di aver dato vita, «insieme a Sboarina, Montagna, Padovani, Corsi, Tosato e Mimma Perbellini, al modello Verona... E adesso», esclama, «siamo ancora dalla parte giusta». Neppure lui rinuncia alla polemica con Tosi: «Avevamo dieci consiglieri, poi qualcuno ha svuotato Forza Italia». Paolo Paternoster, segretario provinciale della Lega, infine, liquida come «incidente di percorso» l’esclusione, nel 2012, degli azzurri dalla compagine tosiana.

Suggerimenti