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PRIMA ASSEMBLEA NAZIONALE

Fare!, da Verona
Tosi lancia
il "quarto polo"

Flavio Tosi alla prima assemblea nazionale del movimento
Flavio Tosi alla prima assemblea nazionale del movimento
Flavio Tosi alla prima assemblea nazionale del movimento
Flavio Tosi alla prima assemblea nazionale del movimento

Tifo da stadio a Verona, con tanto di trombe, per la prima assemblea nazionale di «Fare»«, il movimento politico fondato da sindaco scaligero, Flavio Tosi. Sul palco con lui i sette parlamentari, quattro deputati e tre senatrici, tutti veneti, che lo hanno seguito in questo progetto politico che punta a creare il quarto polo italiano. »Soprattutto - ha spiegato Tosi - si vuole cercare di dare una veste credibile, serie, pragmatica, amministrativa ad un centro-destra che queste caratteristiche le ha perse tutte«. »Perchè - ha aggiunto - se guardiamo la cosiddetta piazza di Bologna, dove è tutta una rincorsa all’ideologia, o a Milano con Salvini che si allea con Alfano e Alfano che allea con Salvini per poi continuare ad insultarsi in continuazione«. »Poi c’è Roma - ha continuato Tosi - dove fanno un accordo su un candidato per sputtanarlo e bruciarlo due giorni dopo. Si fa di tutto per non far vincere il centrodestra, per farlo a pezzi e per dare una mano a Beppe Grillo che è quanto di peggio ci possa essere«. »Noi - ha sottolineato Tosi - ci rivolgiamo con un progetto serio alle liste civiche, agli amministratori locali, sindaci e assessori, a persone che vengono dalla società civile che vogliono qualcosa di nuovo«. Tosi ha poi lanciato un ammonimento: »Guai al vecchio, a mettere assieme una serie di sigle che restano una cosa vecchia. Oggi la sinistra vince perchè non c’è alternativa«.
Il segretario di »Fare!« ha ribadito: »Noi non siamo con Renzi perchè noi non stiamo con il Pd. Soprattutto con questo Pd non ci stiamo. Renzi gli avversari li ha dentro; si è visto con la Cirinnà e con le riforme«. »È riuscito a farle passare perchè c’erano altre persone che volevano un passo avanti di questo paese. Se era per la sinistra del Pd non passavano. Noi siamo antitetici a questo« ha concluso Tosi che ha trovato ad accoglierlo striscioni dalla Sicilia e anche da Treviso, notoriamente »feudo« leghista. »È l’occasione - ha dichiarato il coordinatore nazionale di «Fare!», Fabio Venturi - per far conoscere quanto siamo cresciuti, con i 50 e oltre coordinamenti provinciali in tutta Italia, dalla Sicilia alla Puglia, dalla Sardegna fino a Bolzano. Tante tessere che continuano ad aumentare«. »Tante persone - ha aggiunto - che credono in un progetto alternativo, che ribadisco non è assolutamente un’alleanza con la sinistra. Stiamo costruendo un quarto polo: da una parte Salvini, dall’altra Grillo, in mezzo Renzi e poi ci siamo noi di ’Fare!’ con il quarto polo, possibilmente a guida Tosi«. A Bologna alle prossime elezioni comunali c’è il candidato sindaco di »Fare!«, Manes Bernardini: »Noi vogliamo stare in mezzo alla gente e il nostro progetto parte da quel riscatto che ci si attende dalla politica«. »Io - ha spiegato - vengo da una regione dove pochi mesi da il 60% della popolazione non è andata a votare per rinnovare il Consiglio regionale, a conferma che il menu che propone oggi la politica italiana è un menu che non piace più ai cittadini«. 
A Salerno il candidato sindaco di »Fare!« è Gianluigi Cassandra: »C’è una sezione molto attiva, abbiamo raggruppato altri movimenti che in questa lista civica daranno vita ad una corsa elettorale molto emozionante fin da ora«. Il coordinatore regionale in Sicilia Denis Sottile ha evidenziato che »finalmente abbiamo la possibilità di provare a cambiare qualcosa, per la nostra regione è fondamentale. Viviamo di mala amministrazione e c’è da scappare via dalla Sicilia«. »Attorno a Flavio Tosi e al suo movimento - ha concluso - sono nati tre coordinamenti in Sicilia e molti circoli, soprattutto in provincia di Agrigento, terra del ministro Alfano, e credo che questo sia un segnale eloquente della voglia di cambiamento«. 

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