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A Diretta Verona

Flop azzurro, cosa
fare? «Azzerare tutto
e fare investimenti»

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Diretta Verona
Diretta Verona
Intervista a Tommasi

«Cercheremo di non far andare avanti la Federazione calcio con queste premesse perché per essere credibili tutti devono fare un passo indietro. L'obiettivo è andare a nuove elezioni e ripartire da zero». A parlare, a  Diretta Verona, su Telearena e in streaming sul nostro sito, è Damiano Tommasi, presidente dell'Associazione calciatori.  «Purtroppo stiamo perdendo due volte: dalla sconfitta sul campo, stiamo perdendo qualcosa anche a livello dirigenziale», aggiunge.

«Centri federali non hanno un senso così come sono. Se a dirigerli non ci mettiamo persone del calcio, non andremo da nessuna parte. Se rimane questo il livello dirigenziale, non cambierà nulla. La soluzione non è il nome di un ct», prosegue. «Siamo tra i Paesi che fanno più trasferimenti dall'estero. Se una società cambia 30 giocatori all'anno sta facendo dell'altro, non calcio».

 

«Una generazione senza mondiali» è il titolo del consueto appuntamento  con il talkshow di Telearena diretto da Mario Puliero. Una estate senza mondiali, senza le partite nei bar della città, nei campeggi del lago, nelle piazze di Verona: il fallimento della nazionale apre una voragine economica mentre dilagano le polemiche. 

 

Tra gli ospiti in studio i pluriscudettati Piero Fanna e Alessandro Renica, il procuratore dei calciatori Andrea D’Amico, il responsabile della redazione sportiva del giornale L’Arena Luca Mantovani e il docente universitario Mario Allegri. Previsti collegamenti con altri ex gialloblù e spazio ovviamente ai pareri da casa di tanti veronesi delusi per la mancata qualificazione ai mondiali di Russia. Twittate #FlopMondiali oppure scrivete a direttaverona@larena.it.

 

Luca Mantovani: «Secondo me Tavecchio ha fallito l'obiettivo e deve andare a casa». Renica: «Vincere i Mondiali non ci ha fatto riprendere come nazione, quindi restare fuori non farà una grande differenza per l'Italia». Il procuratore D'Amico però polemizza: «Restare fuori ha una ricaduta sociale ed economica, il calcio è l'unico sport che non riceve contributi e che anzi sovvenziona tutti gli altri». Mantovani conclude: «Cosa fare adesso? Azzerare tutto e investire nelle infrastrutture e nei vivai in modo serio». 

 

«Questo è il frutto di anni di malagestione. Ci credo poco in un cambiamento, mi sembra un po' come in quelle grandi aziende statali-parastatali dove manager incapaci portano alla rovina l'impresa e ottengono buoneuscite stellari...purtroppo non è solo il calcio in queste condizioni. È tutta l'Italia», parla così in collegamento telefonico Ezio Rossi.

 

Interviene Piero Fanna: «Le parole e l'atteggiamento di Damiano Tommasi dovrebbe essere d'esempio per tutti. Fare una protesta per sensibilizzare l'opinione pubblica e fare in modo che questo discorso arrivi anche alla politica. Tavecchio ha già perso tutta la sua credibilità, è un impresentabile. Se il movimento non cambia adesso, non cambierà più». 

 

«Pensano di cavarsela mettendo in faccia alla gente un nome come quello di Ancelotti così poi tutti si dimenticano tutto. Basta con i personalismi, è l'ora dei progetti», prosegue D'Amico. Cosa serve ora? «Competenze, serietà e soprattutto risorse».  Dello stesso parere Renica: «Si rinasce investendo nelle strutture e nelle persone»

 

Gianluca Tavellin interviene: «Tommasi è stato  l'unico ad andarsene. Ma sarebbe proprio lui l'unico a servire insieme a Paolo Maldini, i due dai quali ripartire. Che insegnamenti può dare Olivieri? Via tutti, ripartiamo da Tommasi e Maldini. Il ministro Lotti non ha idee né progetti. Ok, se non ci sono idee, almeno copiamo quelle buone come quelle che mette in campo la Germania»

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