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La polemica

Ex deportati contro
la targa: «Offende
chi vuole omaggiare»

La targa di via Po
La targa di via Po
La targa di via Po
La targa di via Po

Sulla vicenda della targa commemorativa troppo reticente e dal tenore revisionista installata dalla quarta circoscrizione nel parco comunale di via Po, a Golosine, dedicato al piccolo ebreo italiano Sergio De Simone interviene la sezione veronese dell’Aned, l’Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti presieduta da Ennio Trivellin.

Del caso è stato informato anche il presidente nazionale dell’Aned Dario Venegoni, indignato per la vicenda.

L’Aned di Verona sottolinea l’importanza delle parole nella salvaguardia della Memoria e chiede di cambiare il testo della targa. «Leggendo la targa per Sergio de Simone siamo rimasti esterrefatti. Le parole meritano rispetto, soprattutto quando servono a dar voce a chi non ce l’ha più. Ci chiediamo che cosa dovrebbe testimoniare questa targa, dove compare un uso distorto della verità, dove non si ha il coraggio di chiamare con il proprio nome le cose, ma parlando di “discutibili esperimenti medici” si insinua che potrebbe esistere un valore scientifico e forse etico dietro tali azioni».

Nell’ultima parte della sua nota l’Aned «chiede con forza che venga cambiato il testo di tale targa. Questa targa offende proprio chi vorrebbe omaggiare, perché non parla dell’orrore cui furono sottoposti questi bambini, non nomina i campi in cui furono deportati né i loro assassini». 

M.SC.

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