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«El Crea» ucciso a pugni da un diciottenne annoiato

Olimpio Vianello, «El Crea»
Olimpio Vianello, «El Crea»
Olimpio Vianello, «El Crea»
Olimpio Vianello, «El Crea»

L’ipotesi sul quale la Procura dei minori sta indagando è agghiacciante. L’orribile morte di Fdil potrebbe essere dovuta a un incidente, ma se si troveranno conferme e riscontri sulla responsabilità dei due minorenni indagati per la tragedia di Santa Maria di Zevio, il nostro territorio tornerebbe a fare i conti con un orrore che ci riporta indietro di anni. Anche in quel caso, fu quasi un gioco a sfuggire di mano. Gli anni, alle volte, portano a dare leggerezza ad azioni, che leggere non sono a nessuna età. ERA IL 1990. Olimpio Vianello, detto "El Crea", ucciso a 73 anni, veneziano di nascita e veronese per scelta venne massacrato di botte la notte dell’8 dicembre nel volto fra piazza del Tribunale e la chiesa romanico-gotica di Santa Maria Antica alle Arche Scaligere, dei balordi lo svegliarono, venne preso a calci e pugni fino a rompergli la testa. Lo lasciarono lì e morì nonostante i soccorsi. Soltanto nel 2002, l’uomo ritenuto responsabile dell’omicidio, che all’epoca dei fatti aveva 18 anni, Nicola Murari, entrò in carcere. Aveva trent’anni. E sul suo capo pendeva una condanna a dieci anni e mezzo di reclusione. Fino ad allora visse con il rimorso di quello che aveva compiuto. Quella notte, secondo il magistrato il giovane aveva agito per «puro divertimento con estremo disprezzo della vita». •

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