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Dopo una breve tregua
l’aria tornerà pessima

Poche illusioni: l’inquinamento dell’aria calerà di poco. Anzi, dalla metà della prossima settimana la situazione tornerà critica quasi sicuramente fino ai primi di novembre. Il bilancio della qualità dell’aria delle prime due decadi dell’attuale mese di ottobre è in assoluto il peggiore di sempre. In ben 12 giornate su 20 le Pm10 hanno superato il limite di legge dei 50 microgrammi. L'anno scorso, per fare un paragone, nelle prime due decadi d'ottobre i giorni «fuori legge» furono solo quattro e nel 2015 solo due. È però un bilancio parziale in vista della nuova recrudescenza dell’anticiclone.

I motivi di una qualità dell'aria tanto compromessa sono i soliti. A portare le polveri sottili su livelli quasi doppi rispetto ai limiti è stata la continua presenza dell’alta pressione subtropicale con assenza totale di pioggia, scarsa ventilazione e inversione termica. Ci siamo quindi giocati il bonus di 35 giorni con polveri oltre la soglia di legge (50 microgrammi) concesso dalla normativa. Questi giorni di forte inquinamento sono già 43 a Verona, 47 a Legnago e 50 a San Bonifacio. Il giorno fino ad oggi più «polveroso» è stato quello di sabato 14, quando la centralina Arpav di Borgo Milano ha rilevato polveri Pm10 per 91 microgrammi per metro cubo. Il dato è però un relativo alla media giornaliera delle rilevazioni orarie. Probabili nel corso del pomeriggio valori picco quasi doppi.

In Veneto i dati dell'asse Verona- Venezia sono sostanzialmente in linea con i nostri (il dato delle polveri più elevato spetta comunque a Mestre). Lombardia e Piemonte stanno anche peggio: tra Milano e Torino sono stati rilevati i valori di polveri sottili più elevati di tutta l'area padana.

Ora si cambia.

Le deboli piogge attese domani rappresentano sì un toccasana per l’intera area padana, ma serviranno solo ad assicurare una tregua di pochi giorni. Già lunedì un potente anticiclone muoverà da ovest verso il Mediterraneo centrale assicurando tempo stabile e prevalentemente soleggiato ma più nebbioso per almeno una settimana se non oltre. Più di un modello previsionale estende anzi la durata dell'alta pressione subtropicale anche alla prima settimana di novembre.

L'anticiclone sarà alimentato da aria molto mite di provenienza nordafricana. Si tratterà di aria molto leggera e proprio per questo motivo andrà ad occupare le alte quote della colonna d’aria, quindi la collina e le montagne.

Il raffreddamento notturno produrrà al contrario un sensibile calo delle temperature notturne in tutta l'area padana, dove si produrrà aria più fredda e pesante che finirà per intrappolare polveri e gas tossici per il resto della settimana e per quella successiva. Probabili giornate con polveri sottili ben oltre i 100 microgrammi per metro cubo.

Siamo di fronte insomma ad una situazione grave ma soprattutto persistente, con la prospettiva di una pessima qualità dell'aria per almeno due settimane a partire da mercoledì. E l'accensione del riscaldamento non farà altro che acuire il problema. AL.AZZ.

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