<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
L'allarme dell'ospedale di Negrar

Crisi di sonno,
boom di ricoveri
di adolescenti

L'allarme dell'ospedale di Negrar
Ragazze usano lo smartphone
Ragazze usano lo smartphone
Ragazze usano lo smartphone
Ragazze usano lo smartphone

Sono sempre di più gli adolescenti in crisi di sonno, a rischio di sviluppare gravi problemi di apprendimento e umore a causa di un bioritmo completamente sballato.

Colpa dei dispositivi digitali usati in maniera smodata prima di andare a letto, o durante la notte. Smartphone e tablet non vanno demonizzati, ma è la scienza a spiegare che incidono negativamente sulla qualità del sonno: i raggi di luce a bassa lunghezza d’onda dei display raggiungono le retine e compromettono la produzione di melatonina, l’ormone che regola il dormiveglia.

Di questi «super gufi», dal centro di Medicina del sonno dell’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar ne transitano dai 200 ai 250 all’anno. Erano zero meno di un decennio fa, oggi sono un paziente su dieci. Lo spiega il neurologo Gianluca Rossato, direttore del Centro: si tratta di studenti fra i 14 e i 20 anni, veri e propri malati digitali che «smanettano» sui social fino alle quattro, o addirittura le sei del mattino. A lungo andare perdono ogni capacità di concentrazione, diventano irritabili e malinconici ai limiti della depressione, in classe rendono così poco e male da desiderare di abbandonare gli studi. E qualcuno lo fa davvero. La situazione preoccupa e ha convinto il Sacro Cuore ad avviare il primo censimento dei disturbi del sonno nella popolazione veronese in età scolare.

È quanto anticipa Rossato a margine della Giornata mondiale del sonno e delle iniziative che si svolgono oggi in piazza Bra, fino alle 14, per sensibilizzare la città sull’importanza di un buon risposo e sulle patologie legate al sonno, spesso concausa di altre malattie come quelle cardiovascolari.

 

Laura Perina

Suggerimenti