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Centro e Borgo Trento, Renzi a mille
Orlando vince soltanto a Custoza

Primarie del Pd di domenica scorsa, vinte da Matteo Renzi con il 75,84 per cento tra città e provincia: è Erbe il Comune veronese in cui si è registrato il maggiore divario percentuale tra Renzi, confermato segretario, e il principale sfidante, il ministro della Giustizia Andrea Orlando (percentuale totale 18,74; l’altro era Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, al 5.92). È invece Custoza di Sommacampagna l’unico centro in cui Orlando ha superato Renzi. A Erbè su 57 voti a Renzi ne sono andati 52, a Orlando 5. La differenza percentuale tra Renzi e Orlando è stata così dell’82,5. Segue Cazzano di Tramigna, dove la differenza tra Renzi e Orlando è stata dell’80,5; quindi Monteforte d’Alpone con Montecchia di Crosara e Roncà all’80,1; Arcole più Zimella al 79.1, Sommacampagna-Caselle al 76.

A Custoza come detto lo scarto percentuale è stato a favore di Orlando: su 12 voti, ne sono andati 8 al ministro della Giustizia, quattro a Renzi. Nella sola città di Verona, invece, con 6.250 votanti - Renzi al 74,08; Orlando al 19.99; Emiliano al 5,92 - Renzi ha avuto il maggior numero di votanti in quartieri della Prima circoscrizione (centro storico) e Seconda (Borgo Trento, Valdonega, Avesa, Quinzano, Parona), in cui tradizionalmente il Pd è più forte e quello renziano moderato in particolare (come ha dimostrato anche l’esito delle primarie per il candidato sindaco, con la renziana Orietta Salemi del Pd che ha fatto il pieno sul civico Gustavo Franchetto e sul Pd Damiano Fermo, comunque renziano). Qui si è andati di più al voto in senso assoluto e Renzi ha preso più voti assoluti rispetto a Orlando. Il calcolo della differenza percentuale, invece, come sopra, dà il Porto San Pancrazio come quello con lo scarto maggiore pro Renzi (68,5), mentre l’inferiore è stato del 33,7 a Borgo Nuovo e Chievo.

«Grande soddisfazione per l’affluenza», dice Alessio Albertini, segretario provinciale del Pd. «Cinque Stelle e Lega urlano che la politica non serve più. Per noi la buona politica è ancora lo strumento migliore per dare ai cittadini un futuro migliore». E Alessia Rotta, deputata del Pd, dice: «Le persone incontrate ai seggi dicevano che Renzi deve andare avanti, che deve terminare il boicottaggio perenne all’interno del Pd e che il cammino riformista non deve arrestarsi».E.G.

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