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Arrestato l'albanese delle monetine

RICETTAZIONE E RICICLAGGIO. L'uomo era già scappato una volta ai carabinieri forzando un posto di blocco
Potrebbe far parte delle bande che rubano slot machine nei bar È stato fermato a Vago

 Il maggiore Melchiorre con il luogotenente Trudaiu FOTO FADDA
Il maggiore Melchiorre con il luogotenente Trudaiu FOTO FADDA

 Il maggiore Melchiorre con il luogotenente Trudaiu FOTO FADDA
Il maggiore Melchiorre con il luogotenente Trudaiu FOTO FADDA

Fratelli gemelli, uguali in tutto, anche nei tatuaggi, persino nei precedenti penali. Adesso sono entrambi nella stessa residenza, l'unica di cui danno la via, dato che ai carabinieri che li hanno arrestati, l'uno una decina di giorni fa, l'altro domenica, una residenza vera non l'hanno fornita mai.
Anzi quando i militari di San Martino Buon Albergo hanno arrestato il secondo Eduard Trushi, 31 anni, albanese, lui di parlare non ne ha voluto sapere. Non ha aperto bocca. Per lui l'accusa è di ricettazione, visto che stava su un'auto rubata e di riclaggio, visto che tra una prima e una seconda volta in cui i carabinieri gli sono stati addosso, aveva mille euro in monetine, suddivise in borsellini in cui stava anche il bigliettino con la somma contenuta. Tutto ben catalogato.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di San Martino, Trushi, che lo ha anche ammesso, il 14 aprile scorso aveva forzato un posto di blocco a Vago. D'altra parte stava su un'auto rubata, mica si poteva fermare. Era scappato, aveva abbandonato l'auto rubata in un garage in provincia di Cremona, ma i carabinieri avevano rilevato le impronte e s'erano messi sulle sue tracce. Nell'auto avevano trovato 300 euro in monetine, suddivisi in portamonete.
Ma lui era sparito. Sabato a Vago, alcuni citadini segnalano ai carabinieri che c'è un Peugeot che occupa due spazi davanti all'ufficio postale. Ma quando i militari arrivano, l'auto non c'è più. Ma la stessa auto, di cui era stata data la targa ai militari, viene ritrovata la sera parcheggiata a Vago. I militari s'appostano e vedono arrivare Trushi che viene quindi fermato. Ha un borsello, e dentro i carabinieri trovano 700 euro in monetine.
«Gli abbiamo contestato il riciclaggio», ha spiegato il maggiore Filippo Melchiorre, che comanda la compagnia dell'Arma, «è possibile che il fermato faccia parte di una banda che ricicla appunto il denaro che viene costantemente rubato dalle slot machine. Il fatto poi che l'uomo abbia rubato prima un'auto in provincia di Cremona e poi un'altra in provincia di Vicenza dimostra che il gruppo spazia da una regione all'altra». È possibile che le monetine vengano riciclate in esercizi commerciali di connazionali compiacenti. Basti pensare che per esempio, gli stessi carabinieri, quando aprono un conto per depositare il denaro sequestrato debbono prima farseli cambiare, perchè le banche non vogliono le monete.A.V.

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