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Il vescovo nel Te Deum

Zenti: «Temo per
i bimbi di genitori
separati»

Il Te Deum in Duomo (Marchiori)
Il Te Deum in Duomo (Marchiori)
Il Te Deum in Duomo (Marchiori)
Il Te Deum in Duomo (Marchiori)

Un altro anno se ne va. «Rivediamo, allora, i 365 giorni trascorsi, con gli occhiali della fede! Occhiali a due lenti: una focalizzata sulle opere di Dio in noi, l'altra sulle nostre incoerenze». Un tempo di bilanci, questo fine 2017, non solo per politici e imprenditori, bensì per l’intera comunità ecclesiale. A tracciare il “consuntivo spirituale” dell’anno che sta per congedarsi è stato il vescovo di Verona mons. Giuseppe Zenti, che  in Cattedrale, ha presieduto la tradizionale liturgia del Te Deum, messa di ringraziamento concelebrata insieme ai canonici del Capitolo e a mons. Rino Passigato, nunzio apostolico in Portogallo.

 

«Per un buon esame personale su entrambi i fronti – ha precisato – facciamoci aiutare dalle letture di questo 31 dicembre, in cui si celebra anche la festa della Sacra Famiglia. Guardiamo ad Abramo, ad esempio, testimone del valore rigenerante della fede che Dio ci ha donato attraverso il Battesimo. E di cui ringraziamo. Ripensiamo, dunque, a quante volte durante l’anno, abbiamo fatto ricorso alla luce di Cristo o ci siamo, piuttosto, lasciati travolgere dalla mondanità. E chiediamoci quanto siamo riusciti a trasmettere una fede autentica ai giovani affidati alle nostre cure».

 

Problema non da poco i giovani di oggi, secondo il pastore della Chiesa veronese, «sempre più senza punti di riferimento anche all’interno della famiglia. Sono molto preoccupato – ha aggiunto – per i bambini in tenera età e gli adolescenti, in particolare. Che a causa delle separazioni coniugali vengono sballottati da un genitore all'altro, spesso crescendo nella più totale confusione». Augurandosi di «non ferire», con tali sue proprie parole, alcuna famiglia presente, Zenti ha esortato quindi a riprendersi a cuore il bene delle attuali e future generazioni, facendole crescere «in sapienza e grazia di Dio come Gesù». A conclusione del rito, il Coro della Cappella Musicale del Duomo diretta da mons. Alberto Turco ha intonato il solenne Inno del Te Deum, affiancato dal collaboratore maestro Giovanni Geraci. 

Francesca Saglimbeni

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