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Zenti: «Leggi dannose»
Bedoni: «Investire di più»

Il ministro Martina tra Claudio Valente e Roberto Moncalvo MARCHIORI
Il ministro Martina tra Claudio Valente e Roberto Moncalvo MARCHIORI
Il ministro Martina tra Claudio Valente e Roberto Moncalvo MARCHIORI
Il ministro Martina tra Claudio Valente e Roberto Moncalvo MARCHIORI

Chi fa leggi e governa dovrebbe puntare ai benefici. E allora, sull’embargo alla Russia, il vescovo Giuseppe Zenti, alla manifestazione di Coldiretti, si chiede: «Le leggi si dovrebbero fare sempre in rapporto ai benefici che assicurano, chiedendosi che beneficio finora ha assicurato questo sistema di embargo. L’impressione è che non abbia portato benefici, ma più danni, da noi e da loro. Sono questioni da superare con il buon senso, invece certi freni poi logorano tutti e soprattutto creano sfiducia». L’obiettivo è la qualità. Il presidente di Cattolica Assicurazioni Paolo Bedoni sottolinea che «Cattolica in questi anni investito quasi 500 milioni nel settore agroalimentare, acquisendo Fata», assicurazione specializzata nel comparto, «e comprando un’azienda agricola a Ca’ Tron, nel Trevigiano, e investendo in formazione di dirigenti nel settore agricolo e agroalimentare. Ciò per garantire qualità e sicurezza e cercando di uscire dalla logica di assistenza, ma guardando a quella di mercato e alla soddisfazione dei consumatori». Il l deputato del Pd Gianni Dal Moro, imprenditore, già presidente della VeronaMercato sottolinea che «quello agricolo è il settore che cresce di più in termini di Pil, esportazioni e occupazione. Il 16 giugno tutte le imprese agricole italiane non hanno pagato ne l’Imu ne l’Irap. Una promessa mantenuta dal governo Renzi. Così come gli impegni assunti a difesa del Made Italy. Ma l’embargo con la Russia è un problema, penalizza più l’Europa che la Russia e mette in difficoltà le esportazioni agricole italiane. È un grande errore. Stiamo combattendo per rimuovere questa sanzione». L’embargo, per Lorenzo Fontana, vicesegretario ed eurodeputato della Lega, è «uno scempio. È costato sinora - come dice Confindustria - 3,6 miliardi in export, in particolare il settore agroalimentare si è contratto del 36%. L’Ue e Renzi hanno dato il colpo di grazia alle nostre imprese». E Orietta Salemi, consigliere regionale del Pd, chiede a Zaia «di fare le belle cose annunciate ma poi rimaste nel cassetto, dalla normativa sugli ogm alla circolare sul km0 che da 8 anni gli agricoltori e gli allevatori del Veneto aspettano».E.G.

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