<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Zaia: «Non bastano più le fiaccolate»

Luca Zaia e il sindaco Federico Sboarina con i familiari ieri mattina al rientro delle salme DIENNEFOTO
Luca Zaia e il sindaco Federico Sboarina con i familiari ieri mattina al rientro delle salme DIENNEFOTO
Luca Zaia e il sindaco Federico Sboarina con i familiari ieri mattina al rientro delle salme DIENNEFOTO
Luca Zaia e il sindaco Federico Sboarina con i familiari ieri mattina al rientro delle salme DIENNEFOTO

«Oltre ai militari che sono morti in missione è la seconda volta che siamo toccati da atti terroristici. Prima Valeria Solesin e adesso Luca Russo: è una tragedia nella tragedia. Il Veneto è chiamato ancora una volta in causa e perde uno dei suoi figli». Lo ha detto Luca Zaia, presidente della Giunta della Regione Veneto, all’aeroporto militare di Caluri di Villafranca dopo aver accolto, con i familiari, le bare di Luca Russo e Bruno Gulotta, due delle tre vittime italiane dell’attentato terroristico di matrice islamica avvenuto a Barcellona.

«La storia di Russo è eclatante come quella di Valeria, (morta nell’attentato al Bataclan di Parigi nel novembre del 2015, ndr). Luca 25 anni laureato ingegnere aveva già un lavoro un ragazzo in gamba per bene», ha sottolineato Zaia, «ammazzato in una maniera ignobile, non si può perdere la vita così e non bastano le fiaccolate per risolvere questo problema. Quando si spengono i riflettori, anche se questa espressione è brutta», ha concluso riferendosi a eventuali riconoscimenti, «è bene comunque che non si perda il ricordo perchè si tengono vivi grandi veneti e si ricorda quello che accaduto per non dimenticare».

Il presidente Zaia ha sottolineato che «la Regione resterà vicina alla famiglia Russo, anche dopo i funerali. Ho voluto assicurare ai familiari la piena disponibilità del Veneto nei loro confronti».

La camera ardente di Luca Russo verrà allestita a Bassano e per i funerali si attende il ritorno della fidanzata, Marta Scomazzon, rimasta ferita nell’attentato sulla Rambla costato la vita a 13 persone e al ferimento di molte altre.

Il riferimento alle fiaccolate fatto dal presidente Zaia riguarda l’iniziativa voluta dal Comune di Bassano che intende organizzare una grande fiaccolata in omaggio alle vittime e in particolare in ricordo di Luca, per condannare il terrorismo e invocare la pace e l’unità dei popoli. Evidentemente il governatore veneto intende chiedere misure più efficaci per contrastare il terrorismo di matrice islamica che si è dimostrato capace di colpire ovunque.

Non sarebbe la prima volta che Bassano si mobilita contro il terrorismo, solo che stavolta si appresta a farlo con il cuore spezzato da un lutto che l’ha colpita al cuore. Già in passato la comunità del Grappa aveva dato vita a manifestazioni civili, come quella, silenziosa e spontanea, che aveva portato in piazza centinaia di persone a novembre 2015 per rendere omaggio alle vittime del Bataclan e degli altri attacchi a Parigi.

In quell’occasione il centro di Bassano, così come del resto quello di Vicenza, fu illuminato da centinaia di candele a significare la luce della libertà contro l’oscurantismo terrorista. E.CARD.

Suggerimenti