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Volontariato, migliaia alla Festa del «dono»

Il sindaco Flavio Tosi e l’assessore Anna Leso all’apertura della FestaGrande folla in piazza Bra per la Festa del volontariato FOTOSERVIZIO DI GIORGIO MARCHIORITante le famiglie. Non sono mancate le attività per i bambiniUno dei quattro approfondimenti su diversi aspetti del volontariatoI cani dei cinofili salvano le persone. Ieri hanno regalato tenerezza
Il sindaco Flavio Tosi e l’assessore Anna Leso all’apertura della FestaGrande folla in piazza Bra per la Festa del volontariato FOTOSERVIZIO DI GIORGIO MARCHIORITante le famiglie. Non sono mancate le attività per i bambiniUno dei quattro approfondimenti su diversi aspetti del volontariatoI cani dei cinofili salvano le persone. Ieri hanno regalato tenerezza
Il sindaco Flavio Tosi e l’assessore Anna Leso all’apertura della FestaGrande folla in piazza Bra per la Festa del volontariato FOTOSERVIZIO DI GIORGIO MARCHIORITante le famiglie. Non sono mancate le attività per i bambiniUno dei quattro approfondimenti su diversi aspetti del volontariatoI cani dei cinofili salvano le persone. Ieri hanno regalato tenerezza
Il sindaco Flavio Tosi e l’assessore Anna Leso all’apertura della FestaGrande folla in piazza Bra per la Festa del volontariato FOTOSERVIZIO DI GIORGIO MARCHIORITante le famiglie. Non sono mancate le attività per i bambiniUno dei quattro approfondimenti su diversi aspetti del volontariatoI cani dei cinofili salvano le persone. Ieri hanno regalato tenerezza

Sono stati (ri)portati in piazza Bra temi difficili, di cui solitamente non si ha voglia di parlare, se non quando costretti. Handicap, malattia, povertà, dipendenze, violenza e bullismo... Perché è di questo che si occupa il Terzo settore: ciò che non è Stato e non è privato, non è amministrazione pubblica né impresa, e soprattutto non ha altro guadagno del benessere collettivo. Ma la Festa del volontariato, che si è chiusa ieri, ha la grande capacità di sensibilizzare su argomenti duri con «allegro impegno», in spirito di amicizia e, perfino, di divertimento. Dimostrando che, dove c’è un problema, anche grosso, c’è pure gente di buona volontà disposta a farsene carico gratuitamente.

OTTANTOTTO ONLUS. Come si chiama, questo? «Dono». Parola chiave attorno cui si è sviluppata la sedicesima edizione della rassegna che, ogni anno, porta sotto l’Arena uno spaccato del fervente volontariato veronese: è organizzata dal Csv (Centro servizio per il volontariato) e dal Comune con il sostegno della Banca Popolare.

Ottantotto le organizzazioni in vetrina, con un «esercito» di centinaia di volontari. Una rappresentanza esaustiva delle oltre 430 realtà scaligere iscritte nel Registro regionale. E ai colorati stand si sono fermate migliaia di persone: semplicemente incuriosite, o in cerca di aiuto, o ancora disponibili a offrire un sostegno in euro o in tempo.

«Il volontariato opera in silenzio tutto l’anno. La Festa è l’unico momento in cui si concede un po’ di visibilità, per innescare dinamiche positive», spiega Cinzia Brentari, coordinatrice del Csv. «Magari una persona non se la sente di suonare il campanello di un’associazione. Ma passando dalla Bra ha l’opportunità di avvicinarsi più facilmente». Chiara Tommasini, presidente del Csv, ricorda inoltre l’impegno per rendere la generosità sempre più organizzata e trasparente. Per esempio, attraverso il marchio etico regionale «Merita fiducia», che certifica l’opera e la rendicontazione delle onlus.

APPROFONDIMENTI. Non solo banchetti. Ieri i temi sono stati trattati anche con quattro «talk», o incontri pubblici.

Nel primo si è discusso delle misure alternative al carcere; nel secondo sono stati elencati i diversi modi con cui si può donare: non necessariamente mettendo mano al portafoglio, ma offrendo tempo libero, o il proprio «saper fare», e molto altro. Nel pomeriggio il focus si è spostato sulla lotta alle dipendenze (da fumo, alcol, droga, gioco, internet) e sulla violenza contro le donne (vedi altro articolo).

IN PIAZZA. Intanto, agli stand, i responsabili continuano a spiegare il proprio operato ai passanti. Fra le tante associazioni, c’è Telefono Amico Mondo X: «Molti non sanno che a Verona esiste un centro di ascolto telefonico che risponde tutte le sere, dalle 19 alle 23, al numero verde 800280233. Non siamo professionisti. Tra noi impiegati, pensionati, casalinghe, liberi professionisti. Ascoltiamo i liberi sfoghi di chi ha bisogno di aprire il cuore a causa dei più svariati problemi: solitudine, tensioni coniugali e familiari, perdita del lavoro...».

Oppure l’Aice (Associazione italiana contro l’epilessia). Il presidente Alessandro Foroni ricorda: «Supportiamo la ricerca e offriamo informazione e soprattutto aiuto a chi vive la malattia come causa di isolamento sociale. E ribadiamo che di epilessia si può guarire: testimoni diretti lo possono raccontare».

Lorenza Costantino

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