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Visite con il web e tornelli Dopo il progetto Mox si studia l’idea di Trivella

Il rendering del progetto di  Co.arch per il cortile di Giulietta
Il rendering del progetto di Co.arch per il cortile di Giulietta
Il rendering del progetto di  Co.arch per il cortile di Giulietta
Il rendering del progetto di Co.arch per il cortile di Giulietta

Ingresso a pagamento a 1 o 2 euro, da via Cappello, dove pure si uscirebbe. Tornelli a metà dell’androne attuale, da ripulire e dotare di pannelli informatici. All’interno, un «led wall», cioè un pannello divisorio del cortile, su cui scorrerebbero immagini. Ingressi ai negozi autonomi. Gestione pubblica, del Comune, senza escludere partnership con privati o sponsor. Le visite? A gruppi, e da prenotare con un portale web, o acquistando biglietti in negozi, bar, alberghi o ristoranti. È il progetto per il riordino dell’ingresso al cortile di Giulietta elaborato dallo studio Co.arch, di Milano, degli architetti Andrea Pezzoli e Giulia Urciuoli, commissionato dal Comitato per la difesa di Verona, di cui è portavoce il commercialista Umberto Trivella. Quest’ultimo, con i due giovani architetti Pezzoli e Urciuoli, lo ha illustrato alla commissione Cultura del Consiglio comunale, presieduta da Daniela Drudi (Battiti Verona Domani), presente l’assessore alla cultura e al turismo Francesca Briani, con il dirigente del settore cultura Gabriele Ren. La stessa commissione, nei giorni scorsi, aveva esaminato il progetto della società Mox Corporation, che prevede un percorso di visita più ampio, a pagamento, cpinvolgendo la palazzina Armani, a lato dell’attuale ingresso in via Cappello, con concessione per 12 o 24 anni e utili ai privati (investimento di 4,7 milioni) e il Comune. Va ricordato che l’idea di Trivella non coinvolge la Casa di Giulietta, di proprietà del Comune, che lo gestice a pagamento (350mila visitatori all’anno) nell’ambito dei musei civici. In commissione alcune perplessità del consigliere di Battiti Verona Domani Andrea Bacciga - «resta il problema di come gestire il flusso di visitatori e di garantire la sicurezza», dice - e da parte di Mauro Bonato (Lega Nord), secondo cui «i tornelli nell’androne rischiano di creare un ingorgo eccessivo». La Briani si riserva «un approfondimento ulteriore, fermo restando che la conduzione di questo luogo deve essere in mano al Comune». Prima di una decisione che, sollecita la Drudi, «dev’essere rapida, perché nel cortile di Giulietta non si può pià andare avanti così». E.G.

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