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Virus West Nile, cosa si deve sapere

Disinfestazione contro le zanzare che veicolano il virus dell’influenza West NileLa zanzara di tipo Culex che trasmette l’influenza del Nilo
Disinfestazione contro le zanzare che veicolano il virus dell’influenza West NileLa zanzara di tipo Culex che trasmette l’influenza del Nilo
Disinfestazione contro le zanzare che veicolano il virus dell’influenza West NileLa zanzara di tipo Culex che trasmette l’influenza del Nilo
Disinfestazione contro le zanzare che veicolano il virus dell’influenza West NileLa zanzara di tipo Culex che trasmette l’influenza del Nilo

Contagio dopo contagio, l’ultimo ad Arcole, nella Bassa, l’epidemia dell’influenza West Nile il cui virus è diffuso da una tipologia di zanzara, sta diventando un caos politico con continue richieste di dimissioni dell’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto che replica al Pd parlando di «schizofrenia politica». Di West Nile sono stati colpiti finora circa 180 veneti, due i contagi in città, decine i contagi in provincia soprattutto nella Bassa, due gli anziani deceduti nel territorio dell’Ulss 9 a seguito della forma neuroinvasiva contratta per la puntura di zanzara portatrice del virus West Nile, l’influenza del Nilo. La Regione proprio in questi giorni sta svolgendo un piano straordinario di disinfestazione e ha diffuso una serie di notizie utili e consigli che riportiamo a fianco. Perché è necessario un Piano regionale straordinario di disinfestazione? Perché in Veneto la stagione estiva 2018 si è contraddistinta per un numero di infezioni umane da virus West Nile molto più elevato rispetto alle precedenti stagioni. E il caldo elevato di questo periodo è ancora favorevole alla proliferazione di zanzare. Un analogo incremento è stato rilevato in altre Regioni d’Italia e in molti Paesi d’Europa. Da anni la Regione fornisce annualmente alle Ulss e ai Comuni le indicazioni sulle misure da mettere in atto per il controllo della densità delle zanzare. Tuttavia, l’eccezionalità della situazione verificatasi nel 2018 ha reso necessaria l’adozione di un Piano straordinario di disinfestazione, aggiuntivo rispetto agli interventi già messi in atto a livello locale. «Durante questa estate – dice l’assessore alla Sanità Luca Coletto – abbiamo sentito e letto un po’ di tutto sulla comparsa di questo virus, il tutto spesso condito da sensazionalismo e da qualche fake news circolata soprattutto sul web. Per questo abbiamo chiesto ai nostri bravi tecnici ancora uno sforzo in più con un solo obbiettivo: diffondere la verità e rispondere alle domande più frequenti che la gente si è posta spinta dalla comprensibile preoccupazione. Sono tre pagine di domande e risposte molto semplici, che chiedo di diffondere quanto più possibile, con informazioni che ognuno potrà trovare anche cliccando su due link». Ma secondo il consigliere regionale del Pd Andrea Zanoni «La sottovalutazione dell’emergenza West Nile è sotto gli occhi di tutti, Coletto dovrebbe dimettersi per il ritardo con cui si è mossa la Regione dopo l’ennesimo episodio, questa volta a Treviso, con una ragazza di 25 anni ricoverata in rianimazione». Coletto replica: «Zanoni arriva con una settimana di ritardo a sostenere l’esatto contrario di quanto chiesto ufficialmente dal gruppo consigliare del Pd della Lombardia che, in polemica con la Giunta lombarda, a suo dire inerte sulla questione, indicava il Veneto come esempio da seguire. La data precisa è il 7 settembre. Sembra una barzelletta – aggiunge Coletto – ma è la realtà, una realtà triste nella quale si cavalcano i temi di sanità a solo scopo di propaganda politica, perdipiù parlando troppo e informandosi poco». •

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