Per il mondo del vino, la Cina rappresenta la nuova frontiera dell’export. E la sesta edizione di OperaWine, in programma questo pomeriggio al Palazzo della Gran Guardia, intende aprire la “Via della seta” per il vino italiano.
La Cina è infatti ancora un mercato-sfida con una quota del 5,6 per cento appena. Ma le esportazioni dello scorso anno hanno fatto registrare una inversione di tendenza con una crescita a valore che sfiora il 33per cento, per oltre 120milioni di euro.
Si tratta di un dato che esprime il potenziale di crescita per l’export italiano di vino e su cui Vinitaly e Vinitaly International stanno concentrando le azioni di sviluppo e promozione.
L’evento al Palazzo della Gran Guardia, che anticipa di un giorno l’apertura del Salone internazionale del vino e dei distillati, sarà inaugurato dal ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina e da Phil Hogan, Commissario europeo all’Agricoltura e allo sviluppo rurale.
E tra gli ospiti più attesi ad OperaWine, dunque, proprio la delegazione asiatica, guidata da Robert Yang presidente e ad di 1919, il più grande operatore cinese della distribuzione online e offline che ha all’attivo più di mille negozi in tutte le province. Domani in Fiera potrebbe anche arrivare il premier Paolo Gentiloni, ma non ci sono conferma ufficiali.
È prevista inoltre questa sera la cena di gala in Arena, con il menù preparato dallo chef Enrico Bartolini; nel corse della serata verrà consegnato il premio internazionale Vinitaly 2017, istituito nel 1996 che viene attribuito a personalità o aziende o istituzioni italiane ed estere che si sono distinte per il loro impegno nel campo enologico. E questa sera altri tre grandi nomi dell’enologia mondiale si aggiungono all’albo d’oro: si tratta per l’Italia della Tenuta San Leonardo e per l’estero dell’austriaca Weingut Bründlmayer e dell’inglese Steve Spurrier.
Tornando nel quartiere fieristico che si prepara da domani a reggere l’assalto di migliaia di visitatori al giorno, un altro tassello di percorso pedonale è stato completato a poca distanza dall’ingresso della Fiera. In questi giorni, dopo 15 anni, è stato riaperto il sottopasso pedonale che permette a chi arriva a piedi dall’imbocco di stradone Santa Lucia (lato scalo merci) di attraversare viale Piale e raggiungere in completa sicurezza via Santa Teresa e dunque i vicini ingressi di Fiera ed Ex Magazzini generali. Una via alternativa e priva di pericoli fruibile anche dalle biciclette: al fianco delle scale, infatti, ci sono due pedane per le bici, che però è necessario portare a mano.
Il corridoio di strada che viaggia sotto il grosso svincolo stradale è stato risistemato dall’Agsm che nelle scorse settimane ha ripulito l’area raccogliendo due grossi sacchi neri colmi solo di siringhe. Inoltre, cumuli di sporcizia e rifiuti di ogni genere. Ora, però, il sottopasso è ben illuminato e vigilato da cinque telecamere di videosorveglianza: due puntate su ciascun imbocco e una più in alto che riesce a riprendere integralmente il sito, «vigilando così sulle altre quattro, come deterrente per gli atti vandalici», spiega Fabio Venturi, presidente dell’Agsm che ha curato il progetto insieme al settore Strade e giardini del Comune. Ora dunque il sottopasso è percorribile, ripulito e sicuro e a breve verrà abbellito con murales di writers.