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Via Preare, boom
di nuovi negozi
Ma caos in strada

Nuovi negozi e traffico in via Preare verso Parona MARCHIORI
Nuovi negozi e traffico in via Preare verso Parona MARCHIORI
Nuovi negozi e traffico in via Preare verso Parona MARCHIORI
Nuovi negozi e traffico in via Preare verso Parona MARCHIORI

Su Facebook c’è già la pagina dedicata con scritto: «Nuovo McDonald’s di via Preare. Stiamo arrivando». Dopo lavori lampo, l’apertura del fast food sulla strada tra Parona e Ca’ di Cozzi, dove prima c’era la concessionaria Albi Marcellino, è fissata genericamente «in luglio». Tra pochi giorni, quindi.

Ma al di là del singolo caso del McDonald’s – che sarà anche McDrive, con una corsia interna per le ordinazioni d’asporto – lo sguardo si allarga a considerare la recente fioritura di esercizi in via Preare-via Ca’ di Cozzi. Tanto da far assomigliare sempre più la zona in un centro commerciale «diffuso». E, a quanto pare, ci potranno essere ulteriori sviluppi.

Collegamento quasi obbligato (e trafficato) fra città e Valpolicella, questa strada in realtà ha sempre ospitato, sui due lati, attività commercial-artigianali. Ma finora si trattava prevalentemente di materiali edili, caminetti, stufe, di laboratori artigianali e officine – non attrattori di traffico esagerati – oltre agli storici Giesse Scampoli e Vivai Fontana.

Poi, nel giro di pochi anni, con uno sprint soprattutto nell’ultimo, la zona è stata «colonizzata» da Sapore di Mare (2010), Signorvino (2015), e dal blocco formato dalla Saponeria, Unigross, Burger King e Arcaplanet (2015). Ai quali si aggiungono il grande negozio di elettrodomestici Unieuro, due distributori di benzina uno di fronte all’altro, e un autolavaggio. Si aspetta di vedere, inoltre, quale sarà il destino dell’area finora occupata da un altro negozio storico, Borsato Caminetti, che con cartelli attaccati alle vetrine informa della liquidazione per trasferimento dell’attività.

Economia che gira, posti di lavoro, certo. Forse anche l’appetibilità crescente di un asse viario che, poco più avanti, rientra nel progetto del filobus. Come però è già stato denunciato più volte non solo dall’opposizione comunale, ma anche dalla stessa seconda circoscrizione, all’abbondanza di insediamenti commerciali non sta corrispondendo alcun miglioramento viabilistico.

Mancano i marciapiedi, le fermate dei bus sono semplici paletti a bordo strada, ingresso e uscita in auto dai negozi sono ostici e pericolosi. «Quando si portano in una zona micidiali attrattori di traffico, occorre intervenire anche sulla strada. Noi l’abbiamo chiesto più volte», dice il presidente della seconda circoscrizione Filippo Grigolini. «Ma finora non abbiamo ricevuto risposta». L.CO.

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