<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Via libera all’ampliamento dello stadio della Virtus

Le tribune dello stadio Gavagnin-Nocini, in Borgo Venezia, dove gioca la squadra di calcio VirtusvecompL’assessore Filippo Rando
Le tribune dello stadio Gavagnin-Nocini, in Borgo Venezia, dove gioca la squadra di calcio VirtusvecompL’assessore Filippo Rando
Le tribune dello stadio Gavagnin-Nocini, in Borgo Venezia, dove gioca la squadra di calcio VirtusvecompL’assessore Filippo Rando
Le tribune dello stadio Gavagnin-Nocini, in Borgo Venezia, dove gioca la squadra di calcio VirtusvecompL’assessore Filippo Rando

Via libera della Giunta comunale al progetto dei lavori per ampliare a mettere a norma, per un eventuale futuro campionato di Lega Pro, l’impianto sportivo Gavagnin-Nocini, in Borgo Venezia. Di proprietà comunale, ma utilizzato come società guida dalla storia Virtus, dai colori rossoblù. Cioè la società polisportiva, presieduta da Luigi Fresco, anche allenatore della squadra di calcio della Virtusvecomp militante nel campionato di Serie D, al momento in testa alla classifica insieme all’ArzignanoChiampo, a 27 punti. Sarà la Virtus stessa a eseguire i lavori, che partiranno al termine del campionato 2017-2018, quindi la prossima estate.

È stato l’assessore comunale allo sport Filippo Rando a portare ieri in giunta la delibera con il progetto dei lavori, che ha ottenuto il via libera. Il piano dell’opera, del valore di 430mila euro Iva compresa, che saranno pagati dalla società presieduta da Luigi Fresco, consiste in vari interventi.

«Verrà ampliato il campo di gioco e saranno modificate anche le recinzioni perimetrali», dice Rando, «e inoltre verranno sostituiti vari riflettori. Sarà inoltre installato l’impianto di videosorveglianza e poi saranno aggiunti numerosi posti a sedere nelle tribune, facendo arrivare lo stadio a una capienza di 1.200 spettatori».

Si procederà poi, come illustra ancora Rando, «ad ammodernare il prefabbricato vicino al campo, per farne la sala stampa e tenervi la sede del Gos, il Gruppo operativo di sicurezza. Il Comune, proprietario, deve sovrintendere i lavori, che spettano alla Virtus, società guida. In ogni caso, dunque, si migliora un nostro impianto».

Si sblocca così un caso che nel luglio scorso ha surriscaldato il mondo dello sport veronese e quello politico. La Virtusvecomp, infatti, al termine del campionato di Serie D 2016-2017, pur non essendo stata promossa in Lega Pro, per una serie di combinazioni si era trovata nelle condizioni di compiere il salto di categoria in seguito alla domanda di ripescaggio, accettata. Però, per poter svolgere il campionato di Lega Pro, era necessario adeguare il Gavagnin-Nocini ai parametri e alle norme di sicurezza richieste dalla Lega Pro, un campionato di professionisti (è l’ex Serie C; la D invece è di semiprofessionisti). La Virtus aveva presentato il progetto al Comune, che però non lo aveva approvato. «Non c’erano i tempi tecnici per iniziare i lavori e chi mi ha preceduto non ha detto la verità», dice Rando, riferendosi al suo precedessore come assessore allo sport, Alberto Bozza, della Lista Tosi, oggi consigliere comunale di opposizione. Il quale aveva sollevato il caso in Consiglio comunale, in luglio, sostenendo che, nonostante non ci fossero i tempi sufficienti, si potesse trovare una soluzione che consentisse alla Virtus di procedere con i lavori e di giocare già da quest’anno in Lega Pro.

Enrico Giardini

Suggerimenti