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Via Cantore, ricostruito il palazzo bruciato

Dove c’era una pizzeria ci sarà un negozio di articoli sportive. Esattamente sei anni fa un violento incendio divorava, distruggendolo completamente, un palazzo di via Cantore, all’angolo con via Alberto Mario, nel pieno centro dello shopping, a pochi passi da via Mazzini.

I vigili del fuoco avevano dovuto lavorare a lungo, in piena notte, per avere ragione delle fiamme che in tre ore avevano lasciato mura annerite e travi ridotti in cenere. Al primo piano dello stabile c’era la pizzeria Cantore, anch’essa completamente bruciata. Fortunatamente lo spaventoso rogo non aveva provocato vittime, né feriti, ma solo una grande spavento tra i residenti del posto.

DOPO SEI ANNI l’edificio è stato ricostruito. Al primo piano, dove una volta c’era la pizzeria, nelle prossime settimane aprirà un negozio Adidas. Il resto del palazzo, fanno sapere gli uffici preposti all’edilizia privata di del municipio, manterrà la stessa cubatura a residenziale. In un primo tempo sembrava che dovessero nascere due negozi di abbigliamento.

La ricostruzione della palazzina di via Cantore era iniziata a fine marzo del 2013. Per la demolizione di ciò che era rimasto in piedi dopo l’incendio c’erano voluti quasi due anni e mezzo.

HOTEL TOURING. Rimanendo in centro, un nuovo cantiere si è aperto a qualche decina di metri da via Cantore. Si tratta dei lavori di ristrutturazione dello stabile che ospita lo storico Hotel Touring, in via Quintino Sella, a fianco della sinagoga. Una volta terminato l’intervento di ristrutturazione, la destinazione urbanistica della palazzina sarà turistico-alberghiero. Quindi sarà sostanzialmente conservata la vocazione originaria dell’edificio.

Non ci sono novità invece sul fronte della riqualificazione degli stabili che un tempo ospitavano due storiche sale cinematografiche della città: l’Astra di via Oberdan e il Corallo di via IV Spade.

CINEMA ASTRA. Al posto dell’Astra, chiuso ormai da quasi 17 anni, era previsto un Piru, cioè un piano di riqualificazione urbana, strumento urbanistico che prevede una contropartita in cosiddette «compensazioni». Opere pubbliche, cioè, come la sistemazione di una parte del parco di Castel San Pietro, un’area di circa seimila metri quadrati. Il valore di questa contropartita è di quasi 400mila euro.

Inizialmente l’Astra sembrava destinato ad essere trasformato in un cinema multisala, progetto mandato però a monte a causa del ritrovamento, durante gli scavi, dei resti di una domus romana. La necessità di preservare il reperto aveva reso impossibile la realizzazione di altre sale. L’edificio, dopo la revisione urbanistica del progetto, è ora a uso commerciale, con negozi su due piani con vista sugli scavi della casa d’epoca romana.

Da quasi tre anni, tuttavia, i lavori sono ancora fermi, dal momento che i proprietari non hanno ancora programmato l’iter del cantiere.

CINEMA CORALLO. Nessun segnale di vita, invece, per il fabbricato del Corallo, che un tempo vantava la sala cinematografica più grande della città (in origine aveva ben duemila posti a sedere).

Per l’ex cinema di via IV Spade, interessato da vincoli architettonici in quanto edificio storico, era stata ipotizzata una trasformazione a scopo turistico-ricettivo risultata tuttavia molto onerosa. Per la sua riqualificazione, quindi, si dovrà quindi aspettare ancora molto tempo.E.S.

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