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Via al «risiko» delle caserme,
cittadella militare a Porta Palio

La caserma Li Gobbi in stradone Porta PalioLa caserma Rossani: dovrebbe diventare sede del comando dei vigili
La caserma Li Gobbi in stradone Porta PalioLa caserma Rossani: dovrebbe diventare sede del comando dei vigili
La caserma Li Gobbi in stradone Porta PalioLa caserma Rossani: dovrebbe diventare sede del comando dei vigili
La caserma Li Gobbi in stradone Porta PalioLa caserma Rossani: dovrebbe diventare sede del comando dei vigili

Prende corpo il «risiko» delle caserme. Lunedì l’Esercito presenterà al Comune i progetti per ristrutturare le caserme Pianell, Li Gobbi e Dalla Bona (ospedale militare), fra Porta Palio e gli Scalzi. Si concentrerà lì una cittadella militare. Dentro una città, Verona, che essa stessa storicamente lo è stata.

I progetti, elaborati dai militari del Comfoter, il Comando della Forze operative terrestri che manterrà a Verona dunque settecento persone del supporto logistico, serviranno a Palazzo Barbieri per indire a breve la gara d’appalto. Sarà infatti il Comune a svolgere i lavori per i tre edifici, dove andranno a lavorare le forze dell’Esercito ora alla caserma Rossani - in zona Cittadella - destinata a ospitare il Comando della Polizia municipale.

Si sta attuando dunque, e c’è un’accelerazione, il protocollo d’intesa per la valorizzazione di immobili militari a Verona firmato il 9 dicembre scorso a Roma, fra ministero della Difesa, Agenzia del Demanio e Comune di Verona. In base al quale il Demanio civile prende in consegna dalla Difesa la caserma Rossani, che a sua volta viene ceduta al Comune, e la Busignani, a San Zeno, che ospiterà sedi dell’Amministrazione statale. Si è ipotizzato la questura, ora in lungadige Galtarossa, e anche l’Agenzia delle entrate. Ciò farebbe risparmiare allo Stato gli affitti per gli attuali edifici.

L’accordo prevede inoltre che la caserma Trainotti, l’ex distretto militare di Veronetta, in via Venti Settembre, venga messa in vendita, e che il Comune adotti una variante di cambio di destinazione d’uso dell’area, dove sorgeranno case. Dalla vendita della Trainotti a privati l’Esercito rientrerà dei 3,6 milioni dalla cessione dei vari immobili. E il Comune incasserà anche gli oneri della futura urbanizzazione. Palazzo Barbieri pagherà la caserma Rossani, che diventerà sua per i vigili, realizzando appunto i lavori nelle tre caserme di zona Porta Palio.

«La “testa” del Comfoter rimarrà a Palazzo Carli, in via Roma, ma tutte le 700 persone della Logistica andranno nelle tre caserme, vicine al tribunale e al Genio militare, in quella che diventerà una vera e propria cittadella delle forze armate», dice Vincenzo D’Arienzo, deputato del Pd, della commissione Difesa della Camera. Si è occupato lui di queste partite nella fase di stesura dell’articolo 26 del decreto Sblocca Italia. «E alla caserma Duca, a Montorio, resterà l’85° Reggimento addestramento volontari, destinato a circa cinquecento persone».

Il tempo stringe. «Lunedì avremo a disposizione i progetti per le tre caserme», dice l’assessore Antonio Lella, militare in pensione, che segue per il Comune la pratica, «e una volta valutati partiremo subito con l’appalto».

La riforma delle Forze armate prevede di passare dagli attuali 190mila a 150mila persone nel 2024, in Italia. A Verona, però, resteranno gli organici. «Sono soddisfatto perché con questa operazione, e anche avendo mantenuto a Villafranca trecento addetti dell’Aeronautica del 3° Stormo, per cui pure mi sono battuto, Verona mantiene le forze armate, restando in linea con la sua tradizione storica. E così salviamo centinaia di famiglie di residenti».

Enrico Giardini

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