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Verona sud è senza trasporti
«Il Comune ci dica cosa vuole»

Un autobus Atv in viale del Lavoro: la Zai è servita pochissimo
Un autobus Atv in viale del Lavoro: la Zai è servita pochissimo
Un autobus Atv in viale del Lavoro: la Zai è servita pochissimo
Un autobus Atv in viale del Lavoro: la Zai è servita pochissimo

È a Verona sud, in Zai soprattutto, che sta nascendo la «nuova città». Rinasce sui resti di strutture lasciate nell’abbandono e nel degrado per decenni, e che ora, piaccia o meno, riacquistano una nuova funzione e una nuova vita. Centri commerciali, complessi direzionali e residenziali: una volta ultimati, avranno bisogno di servizi, viabilità e trasporti in particolare.

Le richieste, per esempio dei dipendenti Unicredit che andfanno nella nuova sede tra un paio di mesi, sono già state avanzate. Ma i trasporti, almeno per il momento, scarseggiano o sono del tutto assenti.

Ecco una carrellata degli ex stabilimenti principali e di ciò che vi si sta costruendo: alle vecchie Officine Adige, in viale delle Nazioni, nei pressi del casello autostradale, la primavera prossima aprirà il grande centro commerciale Verona Mall del colosso tedesco Ece. Per questo autunno è atteso il Bricoman fra via Gioia e via dell’Esperanto. Agli ex Magazzini Generali, invece, fra i viali del Lavoro e dell’Agricoltura, in ottobre dovrebbe arrivare Unicredit con ottocento lavoratori. Non si deve dimenticare, poi, l’insediamento dell’Esselunga in viale del Lavoro, in quello che finora è stato il parcheggio a disposizione della Fiera.

Ma basta scorrere gli orari dell’Atv per rendersi subito conto che, almeno in autobus, la Zai oggi è alquanto difficile da raggiungere.

Come pensa di rimediare, l’azienda del trasporto pubblico, una volta che i nuovi attrattori di traffico cominceranno a funzionare?

Una rete efficiente di corriere dovrebbe servire, infatti, a non intasare ulteriormente di auto una zona già trafficata. Orari alla mano, si scopre che le strade più importanti della Zai sono coperte da un basso numero di linee. E anche le fermate sono assai poche e dislocate solamente in alcuni punti molto distanti gli uni dagli altri.

In viale del Lavoro arrivano i bus 21, 22 e 51, ma solo fino all’altezza di viale dell’Agricoltura, più il 61. Sempre il 61 – che è l’unico autobus a raggiungere più parti della Zai – tocca viale delle Nazioni. Via dell’Esperanto è servita dal 51, che però non si allunga in via Gioia.

Per quanto riguarda le fermate della Zai, dal bus 21 (che va da San Pietro in Cariano a Palazzina) e dal 22 (da Ca’ di Cozzi a San Giovanni Lupatoto) si può scendere solo in viale dell’Agricoltura.

Anche la linea 51 (Borgo Venezia – Sacra Famiglia) ferma ai due capi di viale dell’Agricoltura, arrivando da via Scuderlando. Dal bus 52 (Stallavena – Alpo) si può smontare in due punti di via dell’Esperanto. L’unica linea un po’ più completa, come detto, è la 61 (Navigatori – Zai) che ferma in quattro punti di viale del Lavoro e in due in viale delle Nazioni.

Il resto della strada, immaginando di volersi spostare fra le diverse, future attrattive della Zai, bisognerà farselo a piedi. Per tornare, la volta successiva, più comodamente in auto. E anche in quest’ultimo caso si aprirebbero nuovi interrogativi sulla viabilità che verrà studiata, tenendo presente che in questa zona ci sarà pure il filobus, ma restiamo per ora sul trasporto pubblico.

Stando agli annunci, non mancano molti mesi all’apertura dei grandi insediamenti commerciali. Eppure si deve ancora mettere a punto un piano ad hoc: «L’azienda programma linee e corse in base al Piano dei trasporti. Deve essere il Comune a lanciare gli input sulla quantità di autobus che servono in una particolare zona. E finora, per quanto riguarda la Zai, non ci sono giunte richieste», spiegano dall’Atv.

Lorenza Costantino

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