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Verona promossa con lode
«Meglio di Roma e Venezia»

I tavolini sia della Bra che di piazza Erbe sono affollati di turisti italiani e stranieri: i giudizi complessivi sulla città sono molto positivi I turisti stranieri trovano a disposizione anche le partite degli Europei in diretta nei bar del Liston
I tavolini sia della Bra che di piazza Erbe sono affollati di turisti italiani e stranieri: i giudizi complessivi sulla città sono molto positivi I turisti stranieri trovano a disposizione anche le partite degli Europei in diretta nei bar del Liston
I tavolini sia della Bra che di piazza Erbe sono affollati di turisti italiani e stranieri: i giudizi complessivi sulla città sono molto positivi I turisti stranieri trovano a disposizione anche le partite degli Europei in diretta nei bar del Liston
I tavolini sia della Bra che di piazza Erbe sono affollati di turisti italiani e stranieri: i giudizi complessivi sulla città sono molto positivi I turisti stranieri trovano a disposizione anche le partite degli Europei in diretta nei bar del Liston

Dopo un giugno «autunnale» da dimenticare, finalmente un fine settimana pienamente estivo, pur percorso dal brivido della breve bufera di sabato sera, prima dell’Aida in Arena. I turisti, molti arrivati per l’opera, non si sono lasciati scappare il centro inondato dal sole, le piazze brulicanti di gente, i negozi aperti, il frenetico va e vieni dei camerieri fra i tavolini apparecchiati dei plateatici. Per la gioia degli esercenti.

Dialogando con i visitatori, soprattutto con gli stranieri, Verona ne esce a pieni voti. Promossa per «bellezza», «atmosfera», «patrimonio storico-artistico», ma anche per caratteristiche più terra terra, come i prezzi, «adatti a tutte le tasche», e in particolare per «ordine e pulizia». Citando Roma e Napoli, molti turisti storcono la bocca e dicono di essere «rimasti sconcertati dai cumuli di immondizia e dalle strade piene di buche. Verona è un altro pianeta».

Dunque i veronesi hanno ragione a far scattare la telefonata all’Amia, o la foto di denuncia al giornale, appena il cassonetto sotto casa ritarda nell’essere svuotato, o l’erba dei giardini diventa alta.

La pignoleria premia, come dimostra la testimonianza dei turisti statunitensi Jack e Andrea, marito e moglie di mezza età impegnati nel classico «viaggio in Italia»: «Arriviamo in treno da Venezia, che abbiamo trovato bella, ma cara e con troppa ressa. Per non parlare di Roma e Napoli, sporchissime. Invece passeggiare qui è “very comfortable“. E ci si sente più sicuri», commenta la coppia, abbracciando con un ampio gesto la Bra e il Liston. «Monumenti e palazzi bellissimi», aggiungono. E i prezzi? «Per risparmiare un po’ soggiorniamo in un hotel poco fuori dal centro».

Fa qualche distinguo, Elizabeth, signora austriaca, ma residente a Colonia, e in vacanza con la famiglia in un relais immerso nel verde della Valpolicella: «Verona sa essere anche molto costosa, dipende dal posto», punzecchia, «ma come rinunciare alla sua bellezza? Il centro è ricco di cultura, in campagna si respira un’atmosfera di altri tempi. E in poco tempo sei sul lago di Garda. Io ci vengo quasi ogni anno», ammette, mettendo insieme pure qualche parola di italiano.

A conferma che la città è per tutte le tasche, le amiche ventenni Larissa, Iva e Barbara di Monaco hanno scelto un bed&breackfast: «Splendida città, peccato poter restare solo tre giorni. Vedremo i monumenti principali».

Esercenti del centro soddisfatti, soprattutto dopo il debutto del Festival lirico: «Le prime due opere sono andate benissimo», esordisce Roberto Giacomini, direttore della pizzeria Olivo sul Liston.

«I turisti stranieri? Sono la maggior parte, perlopiù provenienti dal Nord Europa», spiega. «Molti gli inglesi, ma anche gli spagnoli e i francesi. Verona piace perché offre tante attrazioni, perché si può trovare vitto e alloggio a cinque stelle come pure a buon mercato: sul Liston non ci si può stupire dell’acqua minerale a 4 euro o del caffè a 2,50. Questa è la nostra piazza San Marco».

«Causa maltempo, la stagione è partita lenta, ma si sta riprendendo bene», commentano i camerieri del ristorante Brek. «E a giudicare dalle sostanziose mance lasciate dai turisti, i soldi non mancano».

Lorenza Costantino

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