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Approvato in consiglio comunale

Verona parla cinese: gemellaggio con Hangzhou, primo di 13 in Italia

Approvato in consiglio comunale
La bandiera cinese in via Mazzini
La bandiera cinese in via Mazzini
La bandiera cinese in via Mazzini
La bandiera cinese in via Mazzini

Approvato questa sera dal Consiglio comunale, con 27 voti a favore e 1 astenuto (Movimento 5 stelle), il gemellaggio tra la città di Verona e quella cinese di Hangzhou. L’accordo, volto «alla promozione, alla conoscenza e alla valorizzazione dei due siti che rientrano nel Patrimonio mondiale dell’Unesco, è finalizzato all’intensificazione dei rapporti culturali, sociali, economici, ecologici e sportivi, con costante riferimento ad una azione comune per la pace, la solidarietà, l’incontro tra i popoli».

«Quello di Verona è il primo dei 13 gemellaggi auspicati dal presidente cinese Xi Jinping – ha spiegato il Sindaco –. Un accordo che si inserisce nelle intese prese durante il Forum Italia-Cina per l’implementazione delle attività congiunte nel settore della valorizzazione dei siti Unesco. Verona e Hangzhou sono accomunate da similitudini geografiche, entrambe infatti hanno un lago ad ovest, e da una tragica storia d’amore, Giulietta e Romeo da un lato e Liang Shanbo e Zhu Yingtai dall’altro».

 

All’unanimità poi, con 30 voti a favore, il Consiglio comunale ha approvato la mozione che impegna la giunta ad attivarsi, con tempestività, per la presentazione della candidatura di Verona quale capitale italiana della cultura per l’anno 2021. Il documento chiede inoltre che la città rientri nell’istituendo comitato per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante.

 

Approvata all’unanimità, con 21 voti a favore, la mozione presentata dal capogruppo di Verona Civica Tommaso Ferrari, perché il Comune di Verona sia capofila di una rete di Comuni per chiedere alla Regione Veneto il rifinanziamento della legge regionale 16/2007 per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Approvato, con 18 voti favorevoli, l’ordine del giorno presentato dalla consigliera della Lega Nord Anna Grassi che chiede all’Amministrazione l’opportunità o meno della presenza di Oliviero Toscani al Vinitaly. 

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