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Verona 2017, la sfida dei «civatiani»

Pippo Civati
Pippo Civati
Pippo Civati
Pippo Civati

Sinora, con una campagna martellante durata mesi, era intervenuto quasi esclusivamente sul tema della Fondazione Arena in crisi. Ma ora Possibile, forza politica cittadina e di cui è segretario nazionale Pippo Civati, ex deputato del Pd, brianzolo ma residente a Verona, lancia un appello ai veronesi «scontenti della giunta Tosi e del Pd targato Renzi». In pratica, si candida a essere in pista alle elezioni amministrative 2017. «La giunta Tosi? Dieci anni di pasticci e di occasioni perse: Ca’ del Bue, traforo lungo e corto, cimitero verticale, quadri di Castevecchio (con annessa cittadinanza onoraria) e tentativo pretestuoso di liquidare la Fondazione Arena. Forse il Filobus. Ma forse neanche quello», denuncia Possibile. «Un pasticcio dopo l’altro: il fare...tanto per Fare!», con allusione al movimento di Tosi. «Ma da dieci anni non c’è un progetto di città». I civatiani, però, ne hanno anche per il Pd: «Ora con le elezioni comunali 2017 Tosi con i suoi possibili alleati del Pd sperano di poter riproiettare lo stesso identico film. Per questo facciamo un appello alla gente per bene della città. Alla Verona creativa, operosa, internazionale, competente: impegnatevi in politica. C’è da lavorare soprattutto in due direzioni: lavoro e vivibilità».

Secondo Possibile «occorre creare le condizioni affinché in città si possa di nuovo riprendere a creare lavoro. Valorizzando e non distruggendo quelle che sono le unicità della città. Come il corpo di ballo dell’Arena. Aiutando chi lavora e chi crea lavoro a vedere e a inventare il futuro, tanto in un bar come in una piccola e media impresa».

Per Possibile «l’amministrazione è diventata lentamente sempre più aggressiva e punitiva verso i cittadini. E la vivibilità è stata sacrificata agli interessi di chi costruisce centri commerciali. Per questo diciamo ai veronesi: dateci una mano, noi di Possibile ci siamo».E.G.

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