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Sboarina è sindaco

Verde, traforo, tasse
e la nuova giunta
Ecco le sfide future

Sboarina e la moglie Alessandra (Marchiori)
Sboarina e la moglie Alessandra (Marchiori)
La notte elettorale di Verona (foto Marchiori)

«Non coprirò l'Arena». Federico Sboarina, subito dopo l'elezione, ha annunciato quello che sicuramente non vorrà fare da sindaco. Stop dunque al progetto per l'anfiteatro.

Subito dopo la festa (durante la quale era partito anche un ironico «tanti auguri a te» a Patrizia Bisinella, coro che Sboarina non ha gradito), ha annunciato di «voler lavorare da subito per la città».

La sua amministrazione (che avrà un'ampia maggioranza in consiglio) ora è attesa alla prova dei fatti sulle proposte fatte in campagna elettorale. La realizzazione del traforo, ma «ripartendo da zero e con un nuovo progetto», un Central Park nella zona dell'ex scalo merci e un abbassamento delle tasse. Sboarina ha anche annunciato la volontà di istitituire un «assessorato alla Trasparenza» e di voler ripristinare quello alla Cultura, con l'obiettivo principe di rilanciare la Fondazione Arena.

Ora dovrà comporre la propria giunta e scegliere il vicesindaco (si sono fatti i nomi di Fontana e Corsi della Lega): poi dovrà cercare di realizzare il proprio programma. Un altro Sboarina primo cittadino 27 anni dopo Gabriele, del quale Federico è parente alla lontana.

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