I 30 gradi dell’altro giorno sono già un ricordo. una nuova ondata di maltempo ha flagellato tutto il Veneto Alberi abbattuti e feriti nel Padovano) e ha colpito città e provincia sia in mattinata che nel tardo pomeriggio sera con vento e acqua creando disagi alla circolazione e mettendo a rischio il concerto in Arena della «divina» Adele, che a Verona si è esibita nelle uniche due date italiane. Ma questo è solo l’anticipo di almeno tre giorni di fulmini e temporali con possibilità di grandine. La Protezione civile regionale ha diramato varie allerte.
L'instabilità di ieri infatti non ci lascerà tanto presto. Il transito del fronte freddo occidentale ha generato infatti una zona di bassa pressione che seguiterà a mantenere tempo instabile almeno fino a mercoledì compreso, con qualche strascico anche nella giornata di giovedì 2 giugno.
Per questo, nel pomeriggio dei prossimi tre giorni il cielo risulterà spesso nuvoloso, con elevato rischio di piogge sparse a carattere di rovescio. Un tipo di tempo quindi più primaverile che estivo.
Solo sul finire della settimana le cose si metteranno meglio; a tal proposito si prefigura un'ondata di caldo di media entità a partire dall'inizio della prossima settimana.
Una alternanza tra ondate di caldo da 30 gradi e brusche discese delle temperature attorno ai 20 gradi che mettono a dura prova non solo le colture ma anche le condizioni fisiche dei soggetti più deboli.
I temporali di ieri hanno interessato più energicamente la Lombardia, presentandosi poco aggressivi Veneto per la mancanza di contrasti fra le temperature al suolo e quelle in quota. Importante è stato però il calo termico, con la massima di ieri scesa a 21 gradi dai quasi 29 di sabato. Uno scarto molto significativo, ma non eccezionale, e piuttosto frequente tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate. Andò molto peggio ad esempio nel 2012: dai 32 gradi del 12 maggio si piombò ai 15 del giorno dopo con pioggia autunnale.
In città maggio si congeda con una quantità di pioggia particolarmente abbondante. Sulla città sono scesi quasi 150 millimetri d'acqua, un dato di parecchio superiore a quello medio statistico di 85 millimetri.
La quantità di pioggia caduta da gennaio ha superato i 350 millimetri, leggermente superiore quindi alla media. Sul fronte termico, l'assenza di alte pressioni stabili ha impedito l'eccessiva risalita delle temperature, mai superiori ai 29 gradi (valore sfiorato sabato pomeriggio). Si va chiudendo quindi una primavera nella media, non calda, al limite un po' siccitosa all'inizio.
Come anticipato, giugno proverà ora a portare più stabilità. Assieme a novembre è però il mese statisticamente più piovoso dell’anno per effetto dei temporali frequenti e della grande quantità d'acqua che questi scaricano. Sul fronte delle temperature, non si nota, per ora, alcuna impennata su valori tropicali come accaduto spesso negli ultimi dieci anni, anche se la comunità meteorologica inizia a seguire una prima ondata di caldo moderato a partire dall'inizio della prossima settimana.
Stiamo andando incontro comunque a una estate con notevoli sbalzi. L'anno scorso giugno fu molto più caldo nella prima metà che nella seconda, con temperature salite nella prima decade a 33°. Nel 2014 invece, il mese iniziò in modo molto incerto, ma attorno a metà mese sopraggiunse una prima ondata di caldo che portò il termometro a 36 gradi in pochi giorni.
Sempre attorno a metà mese anche nel 2012 il termometro si portò a 35° e così accadde anche nel 2009 quando per cinque giorni vennero raggiunte massime oltre i 34 gradi e una punta di 35°.
Giugno fu estremamente caldo anche nel 2007, quando il termometro andò oltre i 34° in ben otto giornate. Letteralmente tropicale fu quello del 2005 quando si contarono ben 16 giorni «over 30°» e una massima assoluta di 35,8°. Il top spetta però al giugno 2003 con 26 giorni oltre i 30 gradi. Al.Azz.