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A DUE PASSI DA PIAZZA BRA

Venerdì Gnocolar,
in centro anche
la "festa" dei bulli

Carnevale, anche al Bacanal bulli in azione (Marchiori)
Carnevale, anche al Bacanal bulli in azione (Marchiori)
Carnevale, anche al Bacanal bulli in azione (Marchiori)
Carnevale, anche al Bacanal bulli in azione (Marchiori)

Arroganti in «branco», pavidi se presi uno per uno, i bulli del centro continuano a tenere in ostaggio l'isolato fra volto San Luca e via dei Mutilati.

Le testimonianze di negozianti e residenti lasciano trasparire un fastidio crescente che, in alcuni di loro, raggiunge ormai il livello dell'esasperazione. Ma i bulletti - una cinquantina di ragazzi fra i 12 e i 16 anni, maschi e anche femmine, di varie etnie, per lo più provenienti dalla provincia - hanno buon gioco nel bloccare le reazioni rabbiose e tappare la bocca alle loro vittime: «Non puoi farmi niente, sono minorenne».

Si radunano nel week-end. «Si piazzano di fronte alla mia vetrina, davanti alla porta del negozio», racconta la titolare della profumeria di vicolo volto San Luca, «e continuano a sputare per terra. All'ennesima volta, esco a dirgli di smetterla. Non serve, anzi è peggio. Mi guardano minacciosi, sputano più volte davanti a me, mi sfidano: “Dai, dicci ancora di smettere”».

Mangiano panini e patatine; bevono, spesso alcolici, e lasciano cartacce, bottiglie e rifiuti per terra, nel vicoletto privato tra l'hotel San Luca e il supermercato Pam. Schiamazzano, incuranti degli ospiti che riposano nelle camere d'albergo. Si divertono nel singolare tiro a segno a sputi sulle auto dei clienti che scendono nel garage del Pam.

«Minaccio spesso di chiamare la polizia», continua la titolare della profumeria. «In risposta vengo derisa e insultata con esclamazioni da scaricatori di porto: “La vecchia put... rompe le palle!” I miei clienti strabuzzano gli occhi: “Dobbiamo fidarci a passare per di qua?”»

I negozianti ascoltano, giocoforza, i litigi fra i bulletti: «C'è da stupirsi dei tanti soldi che maneggiano. E per i quali si accapigliano: “Tu mi devi cinquanta euro!”»

L'atteggiamento strafottente diventa molesto quando la boria è amplificata dall'alcol. La giovane barista del caffè Cristallo riferisce un episodio di una decina di giorni fa: «Un gruppo di ragazzetti scalmanati, tutti maschi, è entrato nel locale. Credo non avessero più di 14-15 anni. Secondo me erano alticci. Con un baccano infernale, rubavano dalle mani dei clienti la birra e le bibite, bevevano, e poi rompevano bottiglie e bicchieri sul pavimento. Hanno anche rovesciato l'espositore delle caramelle. Eravamo in loro balia, finché la titolare ha urlato che stava per chiamare la polizia, e così quelli sono scappati».

Passiamo in via dei Mutilati, dove al Venerdì Gnocolar è andata in scena la battaglia di oltre cento ragazzi a lanci di farina e uova, passata di pomodoro e maionese, che ha insozzato la strada. È andata meglio dell'anno passato: grazie alla massiccia presenza di polizia, niente vetrine infrante e auto danneggiate.

Tuttavia, «memore dell'anno scorso, quando siamo stati ostaggio di una folla di ragazzi ubriachi e rissosi, che alla fine sono venuti alle mani tra loro, ho preferito tenere chiuso», spiega il barista del Caffé Novecento. «Può capitare che li peschiamo con in tasca qualche prodotto che provano a sgraffignare. Ma questo ci sta: è ordinaria amministrazione», spiegano al Pam. «Più che all'interno del supermercato, danno noie ai passanti fuori».

Lorenza Costantino

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