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«Urgenze risolte in 24 ore» Risarcimenti, serve tempo

Via Oliveto trasformata in un torrente a Santa Maria in Stelle
Via Oliveto trasformata in un torrente a Santa Maria in Stelle
Via Oliveto trasformata in un torrente a Santa Maria in Stelle
Via Oliveto trasformata in un torrente a Santa Maria in Stelle

È in programma un nuovo incontro, oggi a Palazzo Barbieri con Amia e Acque Veronesi per stabilire la tabella di marcia degli interventi nelle strade e nei quartieri colpiti dal nubifragio, per fare il punto sulla pulizia di pozzi o caditoie e per una prima stima dei danni. E poi, in tempi brevi, verrà diramata un’ordinanza a tutti i proprietari di fondi collinari per comunicare l’obbligo di pulire e fare la manutenzione dei loro appezzamenti, oltre alla necessità di metterli in sicurezza. Questo si è deciso ieri, nel corso di un incontro post nubifragio, a cui hanno partecipato l’assessore alla Sicurezza e Protezione civile Daniele Polato, il comandante della polizia municipale Luigi Altamura, il presidente dell’Ottava circoscrizione Dino Andreoli, i consiglieri della Seconda, i responsabili della Protezione civile e i tecnici comunali. «In poco più di un giorno abbiamo risolto le criticità maggiori», sottolinea Polato. «In un giorno è caduta la stessa pioggia di tutto settembre 2017, ma grazie a una straordinaria collaborazione tra tutti coloro che si sono dati da fare per gestire l’emergenza, siamo riusciti a risolvere i problemi già questa notte, poco prima dell’1,30». Gli fa eco il sindaco Federico Sboarina. «Dopo 24 ore, è stata superata l’emergenza di strade e abitazioni. Nelle prossime ore, sentirò anche i rappresentanti di categoria degli agricoltori per verificare la situazione a pochi giorni dalla vendemmia». Sboarina ha poi ringraziato il presidente della Regione Luca Zaia, che ha firmato il decreto per lo stato di emergenza e il ministro Fontana: «Speriamo che il Governo riconosca lo stato di calamità nel più breve tempo possibile». Sui risarcimenti fa chiarezza Polato: «Ai nostri concittadini chiedo un po’ di pazienza. Appena ci saranno comunicate le formalità necessarie per la richiesta danni li informeremo tempestivamente. Intanto è importante che raccolgano tutta la documentazione necessaria». Le zone della città più colpite sono state la parte collinare della Seconda e dell’Ottava circoscrizione, mentre la sesta è stata solo parzialmente interessata dal nubifragio. SECONDA CIRCOSCRIZIONE. Come spiegano i consiglieri Silvano Pighi e Giorgio Belardo, le criticità maggiori si sono avute tra Parona, Avesa, Quinzano, Ponte Crencano e lungadige Attiraglio, a causa della piena di vari torrenti: i progni di Quinzano e di Avesa, il Lorì e una sorgente in via del Monastero, che ha portato detriti e fango fino nella piazza centrale di Parona. Auto quasi interamente ricoperte dall’acqua, case e scantinati allagati, con molti danni per le abitazioni e le attività commerciali. «Ora gli interventi da effettuare saranno duplici», spiegano i consiglieri. «Da un lato, la pulizia delle strade e delle caditoie per garantire il corretto scorrimento e assorbimento delle acque. Dall’altro lato, il Genio civile deve occuparsi dei torrenti e delle loro condizioni». Tra le maggiori criticità, a Quinzano, sette famiglie sono rimaste completamente isolate, in quanto la strada che collega le loro abitazioni al quartiere è completamente inagibile (vedi altro articolo) OTTAVA CIRCOSCRIZIONE. Anche nella zona della Valpantena non sono mancati danni e disagi dovuti al nubifragio. «A Santa Maria in Stelle, in via della Collina, e lungo la strada del piccolo Stelvio, sono scesi parecchi detriti: ora la strada asfaltata è stata ripulita, mentre dovremo effettuare uno spianamento su quelle bianche, perché ancora piene di sassi e fango», osserva il presidente Dino Andreoli, che ha partecipato all’incontro assieme al consigliere Lucio Tosi. «Tra Quinto e Marzana i problemi maggiori, a livello igienico-ambientale, si sono avuti in via Monte Recamao, dove i tombini non sono riusciti a reggere la pressione della pioggia e dei detriti trascinati a valle e hanno fatto risalire in strada l’acqua della fognature e altro materiale organico», spiega Andreoli. «Questo problema c’è sempre stato, ma ora è diventato un’emergenza e ne parleremo al più presto con Acque Veronesi». In Val Squaranto il presidente dell’Ottava circoscrizione segnala criticità a Mizzole e Pigozzo, precisamente in via Oliveto, dove dodici famiglie erano rimaste bloccate perché la strada verso la loro abitazione non era più percorribile. «Per consentire nuovi insediamenti vitivinicoli era stato effettuato uno sbancamento del monte e ciò ha portato evidentemente l’acqua a scendere con più facilità», conclude Andreoli. «Già domenica alle 14, comunque, Amia ha rimosso il materiale e la strada è tornata percorribile per le famiglie». Altre criticità ci sono state tra Trezzolano, Cancello, Moruri e Caiò, dove la corrente dell’acqua ha trascinato verso valle detriti, rami di alberi, sassi e terra. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Manuela Trevisani

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