<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Unica pattuglia mandata a fare la scorta al politico

Un controllo della polizia Stradale: ieri la nostra unica pattuglia ha dovuto fare una scorta imprevista
Un controllo della polizia Stradale: ieri la nostra unica pattuglia ha dovuto fare una scorta imprevista
Un controllo della polizia Stradale: ieri la nostra unica pattuglia ha dovuto fare una scorta imprevista
Un controllo della polizia Stradale: ieri la nostra unica pattuglia ha dovuto fare una scorta imprevista

Che le pattuglie delle forze dell’ordine debbano fare servizio scorte a persone sottoposte a tutela è una regola d’ingaggio prevista. E non è dalla sedi periferiche che viene deciso il da farsi, bensì a livello romano.

Ma ieri è capitato che l’unica pattuglia della polizia Stradale operativa sul territorio veronese con orario 73 sia stata inviata di scorta a Noventa di Piave per garantire un sicuro e senza intoppi viaggio autostradale al presidente della camera dei deputati bosniaco. L’uomo viaggiava su un’auto sua, era stato a Milano, quindi è transitato dalla nostra provincia. E secondo quanto denunciato dal Silp-Cgil ha poi deciso di fermarsi al famoso outlet di Noventa dove «ha potuto dedicarsi ad acquisti di lusso mentre i colleghi della pattuglia della stradale vigilavano la sua macchina nel parcheggio. Nel frattempo, se nel territorio provinciale vi fosse stato un sinistro stradale in quella fascia oraria nessuna pattuglia sarebbe potuta andare in aiuto del malcapitato cittadino», denuncia il segretario provinciale Cristian Truzzi. Il servizio è poi andato oltre il termine delle 13, fino alle 16. E chi fa 7/13 poi di solito fa la notte. Ma visto il ritardo il servizio notturno è stato eliminato. «Il 15 dicembre scorso, in occasione del trentennale della sottosezione polizia Stradale di Verona Sud, il direttore generale della polizia Stradale Bisogno aveva garantito testualmente che “Verona sud non può subire alcun indebolimento, ma anzi deve essere rafforzata sia in termini di forze umane che di tecnologia”», ricorda Truzzi, «ora, a distanza di quasi sei mesi, non possiamo far altro che denunciare che la situazione non si è rafforzata ma è andata incontro ad un continuo ed inesorabile peggioramento. Nessun nuovo collega in uscita dai corsi è stato assegnato per cui la pianta organica non è aumentata e in previsione delle ferie estive già si notano le prime difficoltà nell’organizzare i servizi o nel concedere ai colleghi i basilari turni di riposo. Senza dimenticare la vergognosa situazione inerente le divise», conclude il rappresentante sindacale, «infatti ai colleghi ormai non rimangono che pochi e spesso non più integri capi di vestiario, con giubbotti in gore-tex tagliati o con a disposizione solamente una camicia blu o un paio di pantaloni lisi. È ora di mantenere le promesse fatte in pompa magna e garantire ai colleghi quelle condizioni basilari».

Alessandra Vaccari

Suggerimenti