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«Una vittoria costruita da lontano»

Orietta SalemiLorenzo Fontana
Orietta SalemiLorenzo Fontana
Orietta SalemiLorenzo Fontana
Orietta SalemiLorenzo Fontana

Arriva in piazza per salutare Federico Sboarina, lui che fin dall’anno scorso ha lavorato per candidarlo a sindaco, convincendo Salvini, facendo “digerire” poi ai leghisti un candidato non di bandiera, tra l’altro dopo che gli stessi leghisti avevano individuato Paolo Tosato, senatore e segretario cittadino del Carroccio, partito che sino a due anni fa era in Giunta con Tosi, rimastoci per otto anni. «C’è grande soddisfazione, è un miracolo, grazie ai veronesi che eleggendo Federico Sboarina hanno sperato nel cambiamento, che ci sarà». Salvini, pur perdente a Padova, con Massimo Bitonci sconfitto, pianterà ora la bandierina su Verona...Segnale nazionale? «Vuol dire che l’asse Renzi-Pisapia-Tosi ha fallito, mentre il centrodestra sarà competitivo».

E proprio Paolo Tosato sottolinea «il grande segnale di cambiamento che parte da questo voto, dopo dieci anni di risultati ma anche di situazioni non favorevoli. Ora bisogna mettersi subito al lavoro, compatti, per la nostra città. Tutti quanti non avevano votato Bisinella erano per il cambiamento, e così è stato». Sul fronte della Lega gioisce anche Paolo Paternoster, segretario provinciale. «Dedicato a tutti quanti hanno corso in questa dura campagna elettorale», dice. «Renzi? Mi pare chiaro che ormai porta sfortuna, il suo abbraccio a Tosi e alla Bisinella è stato mortale».

Non stanno più nella pelle Marco Padovani e Stefano Bertacco, di Battiti, entrambi eletti in Consiglio comunale. «C’è una grande gioia da parte di tutti noi, è il coronamento di un lavoro cominciato cinque anni fa in un seminterrato e che oggi ci porta a entrare dalla porta principale di Palazzo Barbieri», dice Padovani. Bertacco: «È un grande risultato, frutto di un lavoro di persone oneste, che sono riuscite a mandare a casa Tosi». Ciro Maschio, di Fratelli d’Italia: «Una grande vittoria, al di sopra delle aspettative, che dimostra quanto il progetto del centrodestra riunito, a Verona, sia stato lungimirante e vincente». «Una grande soddisfazione, dopo che eravamo stati defenestrati dal Comune ingiustamente», dice Enrico Corsi, leghista, alludendo allo strappo di Tosi con la Lega.

Orietta Salemi, candidata sindaco del Pd e del centrosinistra: «In bocca al lupo e buon lavoro a Federico Sboarina, nuovo sindaco, con la speranza che mantenga l’autonomia di pensiero che ha sempre dichiarato».

«Complimenti a Sboarina, ha vinto la paura di un sostanziale dominio del Pd e il desiderio di cercare comunque un cambiamento», dice Filippo Grigolini, del Popolo della Famiglia, candidato sindaco.E.G.

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