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Un governo Pd-5 Stelle? A Verona c’è chi dice sì

Federico Benini, Pd
Federico Benini, Pd
Federico Benini, Pd
Federico Benini, Pd

Avanti tutta con un dialogo tra Pd e Movimento 5 stelle, ma con il presidente della Camera Roberto Fico come candidato alla presidenza del Consiglio. A Verona c’è chi dice sì. «Sono i due partiti più votati, insieme oltre il 50 per cento: giusto dare a loro una possibilità, con Fico». Parola di Federico Benini, consigliere comunale del Pd, ala sinistra. Il quale, sulla scia del mandato esplorativo assegnato a Fico dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per sondare il terreno Pd-M5S, rompe gli indugi. Diversamente da chi, nel Pd - leggi ala renziana doc - è refrattario a tentazioni di accordi con i pentastellati. Così, mentre il leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio chiude al dialogo con la Lega di Matteo Salvini, dopo aver preso le distanza anche da Silvio Berlusconi, in riva all’Adige - dove il Pd alle elezioni politiche, in città, ha preso il 20 per cento, poco dietro il M5S a 22 e alla Lega a 23 - la suggestione Pd-5 Stelle tiene banco. Benini la prende alla larga. «La Bibbia recita “non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”», cita. E aggiunge: «Mandiamo l’orologio indietro di cinque anni al famoso streaming tra Bersani e i 5 stelle, primi interlocutori di un centrosinistra con maggioranza relativa, ai quali si chiese di fare un governo. Bersani venne sbeffeggiato in malo modo e i 5 Stelle chiusero la possibilità di avere un governo di centrosinistra. Poi venne Letta e la storia la conosciamo bene», prosegue. «Ora Mattarella ha dato un mandato esplorativo a Fico per sondare il Pd. La storia si ripete. Fico è il Letta dei 5 Stelle. Un dialogo quindi tra Pd e 5 stelle, ma con Fico come candidato premier è una strada da percorrere». Ma quali sarebbero le motivazioni? «Fico non è Di Maio e rappresenta l’ala sinistra del Movimento», spiega Benini. «Il Pd sarebbe determinante in ogni provvedimento parlamentare e governativo e avrebbe potere di influenza assoluto ed è in grado di garantire all’Europa e al resto del mondo le rassicurazioni in politica estera ed economica che i 5 Stelle non sono in grado di garantire. Poi nascerebbe un governo di centrosinistra e bloccherebbe la strada a un centrodestra balcanizzato dal partito xenofobo di Salvini manderebbe in tilt il centrodestra che non può permettersi ora di rimanere all’opposizione. Infine», conclude, «i 5 stelle, partito senza ideologia, sarebbero malleabili rispetto alle proposte del Pd in tema ambientale, lavorativa e di diritti civili». Ma che cosa ne pensa il M5S scaligero? Da Palazzo Barbieri Alessandro Gennari, vicepresidente del Consiglio comunale, nicchia: «È normale che il capo dello Stato, fallito il dialogo tra noi e Salvini e il centrodestra, e vista la fase di stallo abbia dato un mandato esplorativo a Fico. Ora, siccome né Salvini né Berlusconi ci vogliono, vediamo cosa succederà tra noi e il Pd. Giusto il confronto, dunque, poi vedremo cosa ne uscirà». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Giardini

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