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Ultime liste al fotofinish
Tosi lancia «Libera Italia»

Il voto per il rinnovo del Comune e delle circoscrizioni si terrà domenica 11 giugno; eventuale ballottaggio domenica 25 giugno
Il voto per il rinnovo del Comune e delle circoscrizioni si terrà domenica 11 giugno; eventuale ballottaggio domenica 25 giugno
Il voto per il rinnovo del Comune e delle circoscrizioni si terrà domenica 11 giugno; eventuale ballottaggio domenica 25 giugno
Il voto per il rinnovo del Comune e delle circoscrizioni si terrà domenica 11 giugno; eventuale ballottaggio domenica 25 giugno

Conto alla rovescia. E maratona con il fiatone per raccogliere le firme necessarie a presentare le liste. Ne servono non meno di 350 e non più di 750 a lista. Venerdì, dalle 8 alle 20, nella segreteria del municipio, e sabato, dalle 8 alle 12, si depositano le liste del Consiglio comunale (36 membri), collegate ai candidati sindaco, e per le otto circoscrizioni (o 19 o 15 consiglieri).

Al momento sono 11 i candidati sindaco: Patrizia Bisinella, dell’area del sindaco uscente Flavio Tosi, Federico Sboarina, del centrodestra, Orietta Salemi per il centrosinistra, Alessandro Gennari del Movimento 5 Stelle, Michele Croce per Verona Pulita, Michele Bertucco per sinistra e liste civiche, Marco Giorlo per Tutto Cambia, Filippo Grigolini per Il Popolo della famiglia, William Dapiran per il Msi-Dn, Roberto Bussinello per CasaPound, Bruno Franco per La Catena.

Intanto, in centinaia a Milano, al Teatro Carcano, all’incontro «LiberaItalia. Europa, Fisco e Giustizia. Idee per liberare l’Italia da populismo, statalismo, giustizialismo», l’appuntamento organizzato - per il progetto di un nuovo raggruppamento politico di area liberale e popolare - organizzato dalla Fondazione Einaudi, con Flavio Tosi, segretario di Fare!, Enrico Zanetti, segretario di Scelta Civica, e Guy Verhofstadt, presidente dell’Alde Group (Alleanza dei Liberali e dei Democratici) al Parlamento europeo. «LiberaItalia», ha detto Verhofstadt, «non sarebbe male come nome per un partito politico». Tosi, nell’intervento di chiusura, ha detto che «se ci troviamo oggi a dire quello di cui parlava Berlusconi nel ’94 vuol dire che la seconda Repubblica ha fallito. Dobbiamo creare un’offerta seria e credibile. Salvini e Grillo dicono cose che sanno essere impraticabili: loro non vogliono governare, sanno quello che potrebbe succedere se lo facessero. Abbiamo visto cos’è accaduto con Tsipras».

L’interesse nazionale, ha aggiunto, «è di rimettere in piedi il Paese, con riforme che servono. La flat tax al 15% e dire di uscire dall’euro è da cialtroni. Abbiamo sostenuto il Sì al Referendum, siamo in quel 15% di elettori di centrodestra all’interno del 40% che ha sostenuto il Sì perché volevamo le riforme». Sono intervenuti il presidente dell’Unione delle Camere penali italiane Beniamino Migliucci, l’economista Alessandro De Nicola, Giuseppe Benedetto e Davide Giacalone, della Fondazione Einaudi.

A Milano anche la senatrice di Fare! Patrizia Bisinella, candidata sindaco, che ha incontrato Verhofstadt. «Gli ho spiegato la nostra candidatura, supportata da ben otto liste del centrodestra, e la necessità che una visione liberale, pragmatica, attenta ai bisogni dei singoli, aperta al futuro sia calata anche nelle amministrazioni locali. È quanto intendiamo fare, dopo i dieci anni di buona amministrazione Tosi, rilanciando anche una presenza dell’UE nelle nostre città».

Tosi e Bisinella saranno gli ospiti de «L’intervista» di Maria Latella in onda oggi, alle 18.03, sui canali 100 e 500 di Sky e su Sky TG24, canale 50 del Digitale Terrestre.

Enrico Giardini

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