<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Tutta Budapest si ferma
per piangere i suoi morti

Omaggio commosso alle vittime di Verona all’esterno del liceo Szinyei di BudapestIl presidente della Repubblica Janos Ander depone un fiore
Omaggio commosso alle vittime di Verona all’esterno del liceo Szinyei di BudapestIl presidente della Repubblica Janos Ander depone un fiore
Omaggio commosso alle vittime di Verona all’esterno del liceo Szinyei di BudapestIl presidente della Repubblica Janos Ander depone un fiore
Omaggio commosso alle vittime di Verona all’esterno del liceo Szinyei di BudapestIl presidente della Repubblica Janos Ander depone un fiore

Budapest piange le sedici vittime del drammatico incidente di venerdì notte sull'autostrada A4.

L'Ungheria ha proclamato ieri il lutto nazionale e la bandiera tricolore, nella piazza davanti al Parlamento, è stata calata a mezz’asta, con un picchetto d’onore alla presenza delle massime cariche dello Stato: il presidente della Repubblica ungherese Janos Ader, il premier Viktor Orban e il presidente del Parlamento Laszlo Koever.

DAVANTI al liceo classico Szinyei Merse Pál Gimnazium un continuo via vai di persone, amici e conoscenti dei sedici studenti e insegnanti che hanno perso la vita nello schianto maledetto, o semplici cittadini, colpiti da quanto avvenuto e accorsi a deporre fiori e candele. In tutti gli uffici pubblici è stato osservato un minuto di silenzio e anche nel club di hockey sul ghiaccio del Ferencvaros TC è stata organizzata una commemorazione per ricordare il trentenne Balazs Vigh, ex atleta della squadra, figlio dell’ormai celebre insegnante Gyorgy Vigh. Il giovane risucchiato dalle fiamme come molti altri ragazzi, il padre sopravvissuto.

Perché a volte bastano pochi centimetri a fare la differenza tra la vita e la morte. L'ottava fila di un autobus al posto di quella successiva. Il sedile accanto al finestrino o quello interno. Gli studenti ungheresi rimasti feriti nella strage dell'A4 hanno fatto ritorno a Budapest tra domenica e ieri mattina.

I CORPI delle vittime, invece, sono ancora a Verona, in attesa delle complesse procedure di identificazione. A vegliare su di loro, genitori e familiari accorsi dall'Ungheria appena appresa la notizia. In loro sostegno si è mobilitata la macchina della solidarietà, come ha raccontato ieri il console Judit Timaffy: «Moltissimi veronesi hanno portato indumenti e scarpe, dopo aver saputo che i ragazzi erano usciti dall'autobus scalzi, perché al momento dell'impatto stavano dormendo. È capitato anche che alcuni familiari siano andati ad acquistare vestiti e il negoziante abbia deciso di non farli pagare. Abbiamo visto una solidarietà e una vicinanza umana davvero straordinarie: ve ne siamo grati».

MA TUTTO QUESTO non basta a placare il dolore. Come potrebbe? All'Hotel Ibis in zona industriale si è venuto a creare una sorta di quartier generale, punto di ritrovo tra i familiari delle vittime, il console e i responsabili delle forze dell'ordine. Le madri, i fratelli, i padri dei morti si supportano a vicenda nella hall dell'albergo, nell'insostenibile attesa di un corpo su cui piangere. I volti sono segnati, come quello di una donna che esce a fumare una sigaretta. Dà le spalle al piazzale, dove giornalisti e televisioni ungheresi si sono sistemati per raccontare al loro Paese il dramma vissuto dalle famiglie. Ma il vetro a specchio della finestra tradisce il suo sguardo, uno sguardo perso nel vuoto. Gli occhi gonfi e arrossati. Una boccata di nicotina, e poi un'altra. Le lacrime si trattengono stento.

L’ATTESA durerà a lungo, perché i corpi bruciati nel rogo sono completamente sfigurati e irriconoscibili. «Abbiamo già prelevato il Dna ai familiari dei ragazzi: si procederà con l'esame per individuare le vittime, poi verrà eseguita l'autopsia», conclude il console Timaffy. «Una volta certi dell'identità dei defunti, si potrà ottenere la documentazione necessaria per il rimpatrio: si spera che possa avvenire il prima possibile».

Manuela Trevisani

Suggerimenti