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Turismo fai da te, allarme sicurezza

Nell’ultimo week end c’è stato il tutto esaurito. A ruba i posti letto più economici, anche non ufficiali
Nell’ultimo week end c’è stato il tutto esaurito. A ruba i posti letto più economici, anche non ufficiali
Nell’ultimo week end c’è stato il tutto esaurito. A ruba i posti letto più economici, anche non ufficiali
Nell’ultimo week end c’è stato il tutto esaurito. A ruba i posti letto più economici, anche non ufficiali

In Comune ne sono registrate 552. Ma si tratterebbe della classica punta dell’iceberg sotto la quale, come dice il sindaco Flavio Tosi, stanno emergendo casi di «evasione clamorosa».

Le locazioni turistiche – appartamenti privati o singole stanze concessi in affitto per meno di 30 giorni ai turisti – spuntano come funghi in città, e anche sul lago di Garda. Niente di male in tutto ciò. Se non per il fatto che «buona parte è fuori controllo», ammette pure l’assessore al commercio, Marco Ambrosini. «Nel registro dei tributi ne contiamo 552. Ma non sappiamo quante siano davvero in totale». Sottinteso: molte, molte di più.

Tanto che ora il mirino delle verifiche si sposta dai tartassati (almeno ultimamente) bed&breakfast, ormai irregimentati, a queste altre attività. E il Comune sta pensando a una mozione del Consiglio per incitare la Regione (che ha istituzionalizzato blandamente le locazioni nel 2014) a piantare i paletti attualmente assenti.

Se ne è parlato durante la commissione Controllo presieduta dal consigliere Fabio Segattini (Pd).

Su internet, in effetti, si trovano molti siti che spronano i cittadini ad arrotondare lo stipendio aprendo una locazione turistica: «Puoi mettere a reddito il tuo immobile per affitti brevi ai turisti. No registrazione, no partita Iva, cedolare secca», recita uno di questi.

E poi, grazie ai portali online come Airbnb, è semplicissimo l’incontro tra domanda e offerta: la domanda rappresentata da quei turisti a caccia di una vacanza low cost e l’offerta di quei privati che cercano un guadagno semplice. I proprietari dell’alloggio non sono infatti tenuti a offrire alcun servizio turistico, eccetto la pulizia delle stanze e il cambio della biancheria solo tra un ospite e l’altro.

Le locazioni turistiche, inoltre, se hanno l’obbligo di versare al Comune l’imposta di soggiorno e di comunicare alla questura l’identità degli ospiti, sono però svincolate dalla presentazione della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) e dalla registrazione del contratto con pagamento dell’imposta di registro per i soggiorni inferiori a 30 giorni. Tali facilitazioni hanno indotto anche molti b&b a «regredire» al livello di locazione turistica.

Si è creato un ampio sottobosco di irregolarità, con strutture che non rispettano nemmeno le poche regole cui sarebbero soggette; soprattutto non comunicano un bel nulla. «Di conseguenza emerge anche un problema di sicurezza, causato da un viavai di sconosciuti a tutte le ore del giorno e della notte in condomini privati dove magari un proprietario ha deciso di sfruttare il suo appartamento per gli affitti brevi ai turisti», evidenzia Barbara Tosi (Lega).

La polizia municipale, come ha fatto presente in commissione il vice comandante Lorenzo Grella, «ha un apposita squadra che si occupa di rilevare e reprimere le situazioni irregolari. I controlli vengono fatti ogni settimana, e danno luogo a decine e decine di multe».

L’assessore Ambrosini spiega che «i miei uffici hanno già provveduto a segnalare alla Regione tutte queste difficoltà. Ma trovo utile che il Consiglio si esprima con un atto politico attraverso una mozione, magari da condividere con altre città, dove sicuramente il problema si ripropone».

Lorenza Costantino

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