Sua moglie è morta da tre mesi e da allora per lui la vita ha poco senso. Vive allo sbando nonostante sia titolare di una pensione dignitosa. La perdita della consorte lo ha trasformato e pare che viva nelle vicinanze dell’ospedale e che non comunichi nemmeno con i figli.
Ed è proprio all’interno del policlinico di Borgo Roma che il 5 gennaio una infermiera del reparto Dialisi lo ha sorpreso mentre rovistava nella sua borsetta: l’aveva messa come d’abitudine dentro l’armadietto e quando ha visto l’estraneo ha iniziato a urlare. Le grida hanno richiamato altre colleghe che hanno un uomo originario di Felonica, in provincia di Mantova.
Quando gli agenti sono arrivati in reparto hanno scoperto che da tre borsette custodite negli armadietti mancavano in totale più di 200 euro. Erano spariti anche tessere sanitarie e bancomat. Tutto poi trovato addosso all’uomo di 68 anni.
Arrestato con l’accusa di furto aggravato continuato dopo due notti in cella è comparso davanti al giudice Camilla Cognetti e al pm d’udienza Giorgia Bonini per la convalida. Nel corso dell’udienza ha manifestato alcuni comportamenti quanto meno «strani» e guardando fuori dalla finestra ha chiesto se pioveva tanto. Per lui l’avvocato Pietro Tacchi Venturi ha concordato un patteggiamento a 5 mesi e 10 giorni oltre a 300 euro di multa. Accordo ratificato dal giudice. A fine udienza l’indagato è stato liberato.