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Trasporti, oggi Delrio con la Salemi

La Salemi con Franchetto, del Pd
La Salemi con Franchetto, del Pd
La Salemi con Franchetto, del Pd
La Salemi con Franchetto, del Pd

Sviluppare la viabilità a sud della città. Investire su trasporto pubblico, piste ciclabili, ridurre l’utilizzo di mezzi privati, ma non prima di aver definito un piano urbano della mobilità sostenibile, fondato su rilevamenti aggiornati della circolazione. Il traforo delle Torricelle? «Quello di cui abbiamo parlato per dieci anni è morto. Un altro? Non escludiamo una galleria interquartierale, ma prima bisogna ragionare su dati veri dei flussi di traffico». Lo dice Orietta Salemi, candidata sindaco del centrosinistra, con i candidati del Pd al Consiglio comunale Gustavo Franchetto, capolista, e Damiano Fermo, che è anche consigliere uscente. Temi che oggi la Salemi farà presente anche al ministro dei trasporti e delle infrastrutture, Graziano Delrio, del Pd, che sarà a Verona oggi, alle 21, per inaugurare la sede del Comitato elettorale della Salemi, a Veronetta, in via Venti Settembre 124b.

«Visto che il Comune si aspettava un contributo di 54 milioni dall’autostrada A4», aggiunge la Salemi, «queste risorse devono venire reinvestite nella riqualificazione della viabilità dell’area sud e in particolare nel potenziamento della tangenziale e dei suoi svincoli. E con gli 8 milioni di euro della fidejussione del traforo, invece, si deve intervenire immediatamente per estendere il progetto del filobus fino a Parona». Il centrosinistra propone una svolta. «Verona deve risolvere i nodi critici ancora aperti, ma deve anche aprire rete sicura di piste ciclabili e potenziare trasporto pubblico, parcheggi scambiatori collegati al centro e un sistema di metropolitana di superficie». I nodi strategici da risolvere sono Verona Sud e la variante alla statale 12, spiegano Franchetto e Fermo. «Poi serve il Piano generale del traffico urbano e della mobilità sostenibile. Tra le azioni da adottare l’ampliamento della Ztl, creare zone a 30 chilometri orari nei quartieri», precisano, «e un sistema di parcheggi scambiatori esterni alla città, ma collegati con navette al centro». Il trasporto pubblico? «Dal sistema ferroviario metropolitano sulla linea esistente con la riqualificazione delle stazioni minori, ma anche un biglietto integrato tra le diverse forme di trasporto pubblico, e un collegamento ferroviario tra la nuova stazione Alta velocità-Alta capacità con l’aeroporto».

Sul filobus, serve «superare criticità, tra cui il parcheggio scambiatore di Ca’ di Cozzi e il nodo del passaggio da San Paolo. Proseguiremo nel progetto migliorandolo dove possibile con corsie riservate, semafori intelligenti».E.G.

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