Scatta il conto alla rovescia per il trasloco della polizia municipale nella nuova sede della caserma Rossani.
L’obiettivo è concludere il primo passaggio, il trasferimento dei venti agenti del nucleo infortunistica, con i mezzi di servizio, entro la fine di aprile. In un primo tempo si era parlato di metà mese, ma l’operazione risulta estremamente complessa poiché procede di pari passo con la «rifunzionalizzazione» del complesso all’ex ospedale militare. Anche nella mattinata di ieri, a Palazzo Barbieri, si è svolto un incontro tecnico, l’ennesimo, per la messa a punto del programma.
In municipio e al comando di via del Pontiere, le bocche restano però cucite. L’unica cosa che trapela è che entro il 30 aprile questa prima fase si dovrà concludere, poiché c’è interesse, sia da parte dei militari che, ovviamente, del Comune e della polizia municipale, la cui attuale sede è ormai al limite dell’agibilità, a fare presto.
Nei giorni scorsi, intanto, i tecnici comunali hanno compiuto vari sopralluoghi nella struttura di via del Minatore. Sarebbero già stati definiti gli uffici dove prenderanno posto i primi agenti. Ma sono molti i dettagli da sistemare, per quanto riguarda soprattutto i collegamenti informatici ed elettrici e l’impianto di riscaldamento.
Prenderà quindi avvio, a fine aprile, con il trasferimento dei 21 agenti del Nucleo infortunistica stradale, il graduale passaggio della polizia municipale da via del Pontiere alla caserma Rossani di via del Minatore.
Nella nuova sede alla caserma Rossani, il nucleo di infortunistica stradale sarà dislocato al piano terra, evitando così i disagi e i problemi di accessi al servizio che si riscontrano al Comando di via del Pontiere, dove l’ufficio incidenti si trova al primo piano di un edificio senza ascensore.
Il completo trasferimento del Corpo di polizia municipale è previsto entro primavera 2018, quando saranno ultimati i lavori di sistemazione del compendio militare Dalla Bona-Pianelli-Li Gobbi, che saranno finanziati dal Comune con un investimento complessivo di tre milioni e 650 mila euro (pari al valore della caserma Rossani).
I lavori, che rientrano nel protocollo d’intesa sottoscritto a Roma nel dicembre 2015 dal ministro della Difesa Roberta Pinotti, dal sindaco Flavio Tosi e dal direttore dell’agenzia del Demanio Roberto Reggi, procederanno per lotti, con tre diversi cantieri e la possibilità di razionalizzare gli interventi.
Fasi progettuali e tempi di realizzazione erano stati illustrati a fine 2016 dal sindaco Tosi insieme agli assessori ai Lavori pubblici Edoardo Lana e al Decentramento Antonio Lella, che da ex sottufficiale degli Alpini si è prodigato in prima persona per portare a termine l’accordo con i militari.
Inoltre, all’illustrazione del progetto avevano presenziato anche il Capo delle Forze operative terrestri di supporto, il generale Amedo Sperotto, insieme al tenente colonnello Roberto Fanigliulo e ai generali Stefano Gaspari e Giovanni Basile.
Entro il 2017 sarà ultimata tutta la fase progettuale, aveva assicurato il sindaco, ed entro la primavera successiva la caserma Rossani sarà a completa disposizione della polizia municipale, «che finalmente», aveva sottolineato, «potrà operare in un luogo centrale e in ottime condizioni, grazie alla collaborazione del Comfoter e del Demanio di Venezia che ha permesso di arrivare a questo risultato in tempi brevi». E.S.