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Recuperato il relitto

Tragedia a Rimini
Il sopravvissuto:
«Ero al timone»

Il recupero del relitto (Migliorini)
Il recupero del relitto (Migliorini)
Il recupero del relitto (Migliorini)
Il recupero del relitto (Migliorini)

Il relitto del DiPiù, l’imbarcazione naufragata martedì pomeriggio all’imbocco del porto canale di Rimini provocando la morte di quattro persone ha lasciato la barriera frangiflutti su cui era rimasta adagiata quattro giorni.Il relitto, trasportato nel cantiere navale all’interno della darsena, è a disposizione dei magistrati che disporranno eventuali perizie.

Parla Carlo Calvelli, l’otorinolaringoiatra 68enne, sopravvissuto insieme al fidanzato di Alessia, il ristoratore Luca Nicolis. «È stato un disastro», ha raccontato dal suo letto all’ospedale Infermi di Rimini, dov’era stato ricoverato in stato di ipotermia, al Resto del Carlino. Quanto al meteo «la situazione era gestibilissima. Non era la prima volta che navigavo in condizioni simili», ha raccontato il medico, che era al timone al momento della tragedia, cercando di ricostruire le cause del naufragio. «Si è spento il motore proprio a ridosso dell’imboccatura del porto di Rimini. La sfortuna è che si è spento così vicino al molo. Fosse successo prima, avremmo avuto tempo di alzare una vela. O proseguire verso Ancona. Fosse successo un minuto dopo, saremmo già stati dentro».

L’ultimo saluto a Enrico Martinelli è in programma domani alle 15.30 a San Giorgio. L’addio ad Alessandro e Alessia Fabbri si svolgerà con ogni probabilità nel pomeriggio di mercoledì a San Bernardino.

Elisa Pasetto

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