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A Diretta Verona

Traforo, Sprar
e centri commerciali
Le verità del sindaco

Il sindaco Federico Sboarina nello studio di TeleArena ospite di «Diretta Verona» FOTO MARCHIORI
Il sindaco Federico Sboarina nello studio di TeleArena ospite di «Diretta Verona» FOTO MARCHIORI
DirettaVerona: "Le risposte di Sboarina"

Centri commerciali, traforo, Fondazione Arena, immigrazione e Sprar, Arsenale: su questi grandi temi e molti altri il sindaco Federico Sboarina ha fatto il punto nella prima puntata della nuova stagione di «Diretta Verona» su TeleArena. Il sindaco è stato interpellato dal direttore di Telearena Mario Puliero, dal direttore de L’Arena Maurizio Cattaneo, dai giornalisti Maurizio Battista e Giovanni Salvatori e da Alfredo Meocci.

 

SICUREZZA. Dopo gli inquietanti episodi accaduti in stazione è emersa forte la richiesta di maggiori uomini delle forze di polizia sul territorio a costo di chiedere l’aiuto dell’Esercito ed è stato ribadito l’impegno «a risanare le zone più delicate e problematiche della città, è il nostro impegno in questi cinque anni», ha assicurato Sboarina.

 

SPRAR. «Siamo e restiamo contrari allo Sprar. Lo Sprar ha il vantaggio che dà un contentino ai sindaci che aderiscono: non potranno avere presenze di immigrati in misura maggiore del 3 per mille rispetto agli abitanti. Per Verona significa circa 700 presenze. Ma noi contestiamo le politiche nazionali per l’immigrazione e valuteremo cosa fare in futuro: la convenzione scade nel 2019».

 

CENTRI COMMERCIALI. Il Central park nell’ex Scalo merci delle Ferrovie, una delle grandi promesse della campagna elettorale, è sempre tra le priorità: «Lavoriamo dietro le quinte». A proposito dei nuovi centri, l’amministrazione Sboarina era sempre stata contraria, e adesso? «Ribadiamo che quelli che si possono fermare o evitare, non si faranno. Ce ne sono alcuni però che abbiamo trovato già in avanzato ieri amministrativo, come la Cercola (San Michele Extra) e Ikea che sono già in Regione per l’approvazione. Taglieremo qualcos’altro».

 

TRAFORO E FILOBUS.  «Il Traforo, con questo tipo di progetto autostradale, possiamo darlo per morto o morente anche se dobbiamo aspettare l’ultimo responso del Tar a novembre. Tuttavia va detto che il collegamento stradale a nord della città serve e andrà studiato qualcosa, perché non si può pensare che la zona sud della città sostenga tutto il peso del traffico e che la strettoia davanti al teatro Romano sia ancora sufficiente».

«Per quanto riguarda il filobus», ha rivelato Sboarina,«ha bisogno di una potente rianimazione: i cantieri sono bloccati perché le imprese attendono le varianti».

 

EX ARSENALE. «L’ex Arsenale deve rimanere in mano pubblica, anche se serve il supporto dei privati».

 

ARENA. Si va verso la conferma dell’attuale sovrintendente Giuliano Polo: «Ha lavorato bene ed è rispettato dalle maestranze». Per la direzione artistica è in corsa Cecilia Gasdia. 

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