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Tosi: «Oggi è impossibile
espellere, servono i Cie»
Il Pd: «Ci vuole fermezza»

Lorenzo Fontana, Lega Nord
Lorenzo Fontana, Lega Nord
Lorenzo Fontana, Lega Nord
Lorenzo Fontana, Lega Nord

«Fino a quando non ci saranno Cie (centri identificazione ed espulsione) a sufficienza andremo avanti così. Per questo quando il ministro Minniti aveva chiesto un giro di vite noi ci siamo detti disponibili ad ospitare un Cie», dice il sindaco di verona Falvio Tosi, «nella situazione attuale non si riesce ad espellere nessuno, certo è che il buon senso vorrebbe che in casi simili le persone venissero comunque detenute».

Era certo che quanto accaduto durante la sfilata a una giovane che è stata palpeggiata avrebbe suscitato reazioni. Il marocchino inottemperante a un ordine di espulsione, è stato denunciato per violenza sessuale e violazione Bossi-Fini.

«La condanna è fermissima: questo episodio, purtroppo, ancora una volta, mostra tutti i rischi di un'immigrazione mal gestita e fuori controllo. C'è proporzione diretta tra irregolari e rischio sicurezza, proporzione che il buonismo cieco di certa politica impedisce di vedere», dice il vicesegretario della Lega Nord Lorenzo Fontana. «Ci auguriamo che il soggetto in questione sia immediatamente espulso e non metta più piede nel Paese».

Anche il deputato Pd Vincenzo D’Arienzo interviene: «Un fatto deplorevole: l'interessato si è dimostrato estraneo alla nostra cultura democratica di rispetto per gli altri e per le donne e, pertanto, va accompagnato nel suo Paese d'origine ed in fretta. Non rileva l'alterazione da alcool, anzi, è un'aggravante. Sono questi i casi in cui l'Italia pur confermando la vocazione all'accoglienza delle persone in difficoltà, rifugiati o perseguitati che siano, deve agire con fermezza a tutela della sicurezza degli italiani e del rispetto delle regole».

Il consigliere comunale Elisa La Paglia esprime la solidarietà alla ragazza molestata in centro che ha avuto la forza di reagire e denunciare il molestatore: «Ogni ragazza e ogni donna di questa città deve poter muoversi in sicurezza in ogni ora del giorno e della sera, senza rischiare di venire importunata o peggio molestata. Brava e forte lei a denunciare, per questo la ringraziamo nella speranza che anche altre ragazze vittima degli stessi reati possano seguire il suo esempio. Ribadiamo la necessità di prevedere anche in carcere percorsi di cura contro la violenza di genere». A.V.

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