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INCUBO ATTENTATI

Tosi: «Obiettivi
sensibili, voglio
più controlli in città»

Squadre speciali francesi in perlustrazione alla Defense a Parigi, possibile bersaglio di nuovi attacchi terroristiciRafforzata la sorveglianza 24 ore su 24 alla sinagoga
Squadre speciali francesi in perlustrazione alla Defense a Parigi, possibile bersaglio di nuovi attacchi terroristiciRafforzata la sorveglianza 24 ore su 24 alla sinagoga
Squadre speciali francesi in perlustrazione alla Defense a Parigi, possibile bersaglio di nuovi attacchi terroristiciRafforzata la sorveglianza 24 ore su 24 alla sinagoga
Squadre speciali francesi in perlustrazione alla Defense a Parigi, possibile bersaglio di nuovi attacchi terroristiciRafforzata la sorveglianza 24 ore su 24 alla sinagoga

Troppi colabrodi, come stazioni ferroviarie, aeroporti e uscite dei caselli autostradali, per non parlare degli stadi. Per questo servono maggiori controlli delle forze dell’ordine, in particolare nelle vie d’accesso. Da dove entrano in città centinaia di migliaia di persone. Dopo le stragi dei terroristi dell’Isis a Parigi, e dopo l’allarme allo stadio tedesco di Hannover, il sindaco Flavio Tosi, leader del partito Fare!, chiede un giro di vite, per Verona.

Di medie dimensioni, Verona. Ma essendo la terza città turistica italiana, avendo la stagione lirica estiva e i concerti in Arena, il Teatro Romano, la Fiera con grandi rassegne come Vinitaly e Fieracavalli, e due squadre di calcio in serie A, ha assembramenti di persone da metropoli. Basti pensare alle imminenti feste di Natale. Per questo il primo cittadino alza l’asticella.

«Ho già parlato con il questore e mi ha assicurato che il livello dei controlli ad aeroporto, stazione, stadio sono aumentati», ci dice Tosi, «ma resta il problema di fondo che in quei cosiddetti siti sensibili, in generale, il potenziale livello della sicurezza dev’essere sempre più elevato, perché da lì si può entrare e uscire con assoluta facilità. Sono stato in Cina, a Pechino, in piazza Tienanmen, inaccessibile senza prima essere passati con il metal detector. Quindi, almeno fino a quando esisterà l’Isis», prosegue il sindaco, «bisognerà potenziare i controlli, altrimenti il rischio è altissimo».

Verona ha piazza Bra, piazza Erbe, l’Arena, la Fiera, ma anche due autostrade che s’incrociano sul territorio comunale. Che cosa fare? «La Provincia ha finanziato qualche anno fa delle telecamere poste alle uscite delle autostrade», puntualizza Tosi, «ma non sono ancora in rete con il portale della questura e delle forze dell’ordine. Quanto alla Fiera, credo sia ulteriormente controllabile con facilità. Per l’Arena invece penseremo a qualcosa per aumentare la sicurezza».

Tosi si esprime anche dopo il servizio di Striscia la Notizia sulle stazioni «colabrodo». «Dove sono i maggiori controlli annunciati dal Viminale su treni e metropolitane? Striscia la Notizia, come sempre abile a mettere in evidenza le magagne e le storture del nostro Paese», dice il leader di Fare!, «ha dimostrato ancora una volta quanto sia semplice entrare e uscire dalle nostre stazioni ferroviarie e da quelle della metropolitana: nel primo caso, con un finto biglietto elettronico, superare i ”controlli“ ai tornelli pare un gioco da ragazzi, anche in stazioni importanti e potenzialmente strategiche per i terroristi, come Roma o Milano».

Come sottolinea il sindaco, «è sufficiente scrivere sul telefonino, di proprio pugno, una finta prenotazione del treno e si ha accesso ai convogli. A bordo dei quali, peraltro - e chi viaggia tutti i giorni non può non averlo notato - non si nota questo gran spiegamento di forze dell’ordine. E cosa dire degli accessi alle metropolitane? Se è vero, e si vede a occhio nudo, che in quelli più affollati i controlli sono stati intensificati, è altrettanto vero che in altri non c’è neppure un addetto alla sicurezza. E allora che senso ha impiegare uomini e mezzi in pieno centro storico e lasciare sguarnite le stazioni periferiche?».

Enrico Giardini

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