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Tosi: «Ed entro fine anno
ci si potrà arrivare
anche con la funicolare»

Al taglio del nastro c’erano tutti. O quasi. Margherita Bolla, neodirettrice dei Musei civici; il sindaco Flavio Tosi con l’assessore all’edilizia monumentale Edoardo Lana e i consiglieri comunali Antonia Pavesi e Andrea Sardelli; l’assessore regionale alla cultura Cristiano Corazzari; il presidente della Fondazione Cariverona Alessandro Mazzucco; il soprintendente alle belle arti Fabrizio Magani; il comandante dei vigili Luigi Altamura; il questore Enzo Mangini, e tutte le più alte cariche cittadine.

Mancava solo lei: Paola Marini, ex direttrice dei musei veronesi, impegnata a Kiev nella valutazione delle ritrovate opere di Castelvecchio.

«È una giornata di grandissima emozione dopo tre anni di chiusura per i lavori», ha esordito la direttrice Bolla. «L’ingresso simbolico a un euro vuole incoraggiare tutti, veronesi e turisti, a venire ad ammirare questo luogo dove i reperti del passato dialogano con la città presente, sulla quale lo sguardo può spaziare ad ampio raggio».

Poi è stata la volta di Tosi che, prima di brandire le forbici per tagliare il nastro gialloblù, ha iniziato con una lunga lista di ringraziamenti. In primis per «Cariverona, che ancora una volta si è dimostrata sensibile alle esigenze della città, e alla Regione, che ha concesso un cospicuo contribuito per il recupero di questo luogo splendido. L’intervento», ha aggiunto il sindaco, «troverà il suo completamento entro la fine dell’anno con l’attivazione della nuova funicolare di Castel San Pietro, che prevede una fermata intermedia proprio per accedere al Museo del Teatro Romano.

In rappresentanza della giunta di Luca Zaia, Corazzari ha spiegato: «Con questo recupero, iniziano a concretizzarsi le linee strategiche nella Regione nell’ambito culturale. Per la rete museale del Veneto avevamo a disposizione 15 milioni di euro, e il contributo più cospicuo è andato a Verona che, insieme a Venezia, è la nostra punta di diamante per il turismo culturale. Siamo certi che i soldi spesi in cultura sono sempre bene investiti. Anche per quanto riguarda il ritorno in occupazione».

Mazzucco ha ricordato che «Verona ha un’infinità di tesori. E non c’è dubbio che uno dei compiti principali dell’amministrazione deve essere la loro salvaguardia e valorizzazione. Come ho già detto a propriosito dei quadri di Castelvecchio, il patrimonio culturale di una città è sacro».

«In sinergia con il Comune», ha aggiunto Mazzucco, «la Fondazione ha avviato da tempo il progetto di riqualificazione di Castel San Pietro, unitamente alla realizzazione della funicolare, con il più ampio obiettivo di rivitalizzare l’intero colle San Pietro». L.CO.

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