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Tosi-Alfano, decolla
il partito dei moderati
Sì riforme, Fare! in pista

Sarà in autunno, dopo il referendum sulle riforme. Un’operazione nazionale che toccherà anche Verona. E il movimento Fare! del sindaco Flavio Tosi in particolare. Decolla il nuovo partito dei moderati che vedrà in pista Area Popolare, del ministro dell’Interno Angelino Alfano del Ncd, e Fare!. Magari anche Scelta Civica e altre formazioni centriste. In un’intervista al Corriere della sera Alfano ha detto che dopo il referendum di ottobre sulle riforme costituzionali - alle quali Ncd ha dato il proprio contributo come partito di Governo «per permettere l’uscita del Paese della crisi e lo sblocco delle riforme» - e per le elezioni politiche del 2018, dovrà cambiare qualcosa, al centro. Cioé? Alfano parla di «un nuovo movimento politico di impronta liberale e popolare, al quale stiamo già lavorando, che andrà oltre Ncd e punterà a rappresentare quei milioni di italiani che non vogliono votare Pd, ma non accettano la leadership di Salvini, cioè l’estrema destra che può fare solo male all’Italia e all’Europa». Tosi, cacciato dalla Lega oltre un anno fa proprio dal segretario Matteo Salvini, che cosa c’entra? Fare! ha sette parlamentari. Sinora hanno votato con il governo Renzi, come per le riforme, e dopo le amministrative del 5 e del 19 giugno partiranno i primi comitati per il Sì alle riforme costituiti da tosiani. Tosi ha poi manifestato più volte il suo costante dialogo con Alfano. In frequenti incontri a Roma e anche qui a Verona. Alfano stesso, in un’intervista a L’Arena, ha confermato che con Tosi ci sono progetti comuni, per l’area moderata alternativa a Pd e a Salvini. Tosi c’entra, dunque.

Questo progetto avrebbe due fasi. Una con attivi, verso questo partito moderato, Area Popolare-Ncd e Fare! più eventuali altri soggetti come Scelta Civica, con una federazione di partiti e movimenti. Per poi dare vita nella seconda fase a un unico soggetto, a un partito. Ma la prospettiva potrebbe non essere quella del 2018, come ha detto Alfano, per le elezioni politiche, ma il 2017. Matteo Renzi, leader del Pd e presidente del Consiglio, ha detto che se non dovesse passare il referendum sulle riforme andrebbe a casa, essendo quello un punto centrale del suo programma: votare contro vorrebbe dire votare contro il Governo. Ma se dovesse vincere, Renzi potrebbe voler «fare la conta» di chi sta con lui e chiederne conto agli elettori. Tosi dunque, che scade fra un anno - e a Verona per il Comune di voterà appunto nel 2017 - sarebbe della partita, con Fare!, a queste elezioni nazionali. Ma anche per Verona dovrà però verificare quanti, nelle ali tosiane centriste e di destra, lo seguiranno.E.G.

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