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Terzo mandato: ultimo appello
Tosi ci spera, la Rotta nega

Elezioni amministrative, scenari ancora in movimento sul fronte tosiano e del centrodestra. Con possibili, e per certi versi clamorose, svolte. Ultimo appello oggi per la possibilità di candidatura al terzo mandato del sindaco. Non arrivasse, Tosi lancerebbe Patrizia Bisinella, senatrice del Fare!, la sua compagna. Anche se ci sarebbero resistenze all’interno del suo gruppo.

Al tempo stesso fatica a trovare uno sbocco il dialogo con Tosi dell’ala di Forza Italia dei fratelli Alberto e Massimo Giorgetti, che non hanno condiviso la candidatura del centrodestra di Federico Sboarina, di Battiti, sostenuto anche da FI a livello nazionale. L’ala forzista ha proposto a Tosi di trovare una candidatura di mediazione. Un nome civico o comunque un esponente di centrodestra nella compagine tosiana. E tra i nomi circolanti c’è quello di Alberto Bozza, l’assessore allo sport, ex di Forza Italia, portato nell’alveo tosiano da Fabio Venturi, il presidente dell’Agsm, coordinatore di Fare! e il cui nome, per primo, è circolato tra i papabili.

TAVOLO NAZIONALE. A quanto si apprende, su una candidatura di mediazione potrebbe anche esserci un assenso di Niccolò Ghedini, l’avvocato e deputato, fedelissimo di Berlusconi, che ha gestito il tavolo nazionale, per Forza Italia, con Lega Nord e Fratelli d’Italia (che oggi, alle 16.45, ospita a Verona la sua presidente nazionale, Giorgia Meloni, in un’assemblea pubblica al Teatro Stimate, in piazza Cittadella). Non maturasse questa ipotesi, perché tiene banco il dilemma terzo mandato, è chiaro che un accordo Tosi-ala Giorgetti va sfumando, se Tosi insisterà sulla Bisinella.

TERZO MANDATO. Oggi c’è il Consiglio dei ministri e all’interno del decreto enti locali Tosi spersa che ci sia il terzo mandato. Anche se il Pd nega. «Nel testo del decreto il terzo mandato non c’è». Altra strada possibile da oggi per Tosi sarebbe quello di presentare un emendamento, per inserirlo, da discutere nella prima commissione Affari costituzionali della Camera. «Ma in quella commissione Tosi non ha i numeri», aggiunge Rotta.

Con il decreto in teoria si potrebbe tirare fino a Pasqua. È l’ultimissima chance a cui si appellano Tosi e il suo entourage, convinti che il terzo mandato arrivi. È esattamente il contrario, come si è visto, di quanto dice il Pd. Cioè il partito di maggioranza nel governo Gentiloni. Ma in fase congressuale per il rinnovo del segretario - in corsa Matteo Renzi, già nettamente in testa alle “convenzioni” in vista delle primarie su Andrea Orlando e Michele Emiliano - e per di più minato nei suoi equilibri interni, dopo il voto di mercoledì alla commissione Affari costituzionali del Senato. Che ha visto prevalere il centrista di Ap Salvatore Torrisi rispetto al candidato dei dem, Giorgio Pagliari. Insomma, il Pd va sotto al Senato ed ecco lo spettro della crisi di Governo. Più urgente, forse, del terzo mandato.

RUSSO. Intanto Rosario Russo, avvocato, consigliere comunale, in passato nella Lega poi nella Lista Tosi, commenta il suo passaggio nel nuovo gruppo che presto assumerà il nome di “Battiti per Verona domani”, in vista della candidatura a sindaco di Federico Sboarina, per il centrodestra. In pratica, si candiderà in una lista formata da Battiti e da Verona Domani, il gruppo di Stefano Casali e Matteo Gasparato.

«Io mio passaggio avviene dopo aver dialogato con il gruppo Battiti per Verona domani e aver da loro ricevuto ampia garanzia dell’adesione ai principi etico-amministrativi illustrati in conferenza stampa con alcuni colleghi circa un mese fa», dice.

«Principi nei quali, peraltro», conclude, «Sboarina è cresciuto e nei quali si è sempre identificato. Esprimo soddisfazione per la convergenza del centrodestra su un unico candidato sindaco, che possiede il profilo auspicato e che è sorretto da una compagine formata da politici preparati ed esperti».

Enrico Giardini

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