Quasi record. Ieri alle 17 il termometro ha toccato a Verona quota 36,2 gradi, una temperatura di appena due decimi inferiore al record assoluto del giugno 2003.
Il dato è relativo al centro di Verona, ma praticamente tutte le stazioni di rilevamento della città e della pianura veronese hanno segnalato valori massimi superiori ai 35 gradi e mezzo. Temperature elevatissime anche durante la notte tra ieri e venerdì, visto che in centro città la minima non è scesa sotto i 25.
Valori elevatissimi pure ieri sera: attorno alle 23 i termometri cittadini erano ancora attorno ai 30. Il tutto accompagnato da un tasso di umidità straordinariamente elevato anche nel pomeriggio: alle 15 era attorno al 48 per cento, tale da far avvertire al nostro organismo temperature largamente superiori ai 40 gradi, vicini ai 42. Molto elevato pure il dato sull’ozono, con picchi orari pomeridiani superiori ai 200 microgrammi e addirittura di 240 agli oltre mille metri di quota di Boscochiesanuova, dove il termometro ha raggiunto i 29 gradi. Insomma, tutti indicatori di una situazione ambientale che suggerisce a chiunque, in particolare agli anziani e ai bimbi, di non uscire di casa dalle 11 alle 19.
Ieri l’ondata di caldo ha probabilmente raggiunto il suo apice. Già oggi, grazie ai temporali della serata di ieri e della notte, ci saranno almeno 4 o 5 gradi in meno rispetto a ieri. Si tratterà tuttavia di un calo momentaneo; per un cambiamento più radicale dovremo attendere la giornata di giovedì.
Si è già osservato quanto il clima di giugno degli ultimi 15 anni sia sostanzialmente imparagonabile a quello del passato. Fino alla metà degli anni ’90 era già difficile toccare valori di 32 gradi. Oggi, invece, superare i 35 e per più giorni è divenuto in questo mese un comportamento quasi abituale del clima padano, al punto che negli ultimi dieci anni tale valore è stato superato in sette mesi di giugno su dieci. Non solo: quest’anno, nel 2014, nel 2013, nel 2012 e nel 2006 sono stati superati, sebbene di poco, anche i 36 gradi. Per non parlare del giugno del 2003, il più caldo da quando esistono a Verona regolari osservazioni. A proposito, pur senza insidiare il giugno del 2003, l’attuale mese di giugno chiuderà i battenti con una temperatura mensile elevatissima, addirittura al di sopra dei 25 gradi. Proprio con la sola l’eccezione del 2003, quando la media fu vicina ai 27 gradi, mai giugno era stato tanto caldo.
È l’ennesimo indicatore di un clima sempre più irriconoscibile e ci fa chiedere: ma perché tanto caldo? La sensazione della comunità scientifica è quella di una fase di estremizzazione meteo climatica irreversibile. Si osserva ormai da quasi vent’anni la sistematica tendenza allo spostamento dell’anticiclone delle Azzorre verso il continente americano; ne approfittano così le depressioni atlantiche che pur senza mettere piede nel Mediterraneo invitano a risalire verso l’Europa le correnti arroventate del Sahara, dando vita al famoso anticiclone africano. Aggiungiamoci le attività umane, il cui contributo non è indifferente.
Tanto caldo non aiuta certamente le piogge. I temporali dei prossimi giorni, non così organizzati come si credeva fino a ieri, aggiusteranno appena un caldissimo giugno, nonché molto arido. A Verona il mese ha ricevuto appena 15 millimetri di pioggia contro i 90 della media. Ancor più drastico l’accumulo complessivo da gennaio: 220 millimetri contro i 390 della media.
CALDO IN ATTENUAZIONE. Come già anticipato, oggi il caldo concederà una tregua parziale. Il transito di un po’ d’aria fredda in quota ha prodotto ieri sera e nella notte una veloce sfuriata temporalesca sulle Alpi, al punto che stamattina qualche rovescio potrebbe interessare anche la città e l’alta pianura.
Il pomeriggio di oggi sarà quindi più soleggiato, con temperature di poco sopra i 30 gradi. Da lunedì a mercoledì, infine, l’alta pressione rialzerà la cresta.