Telenovela filobus. Si potrebbe andare oltre l’estate, prima che il ministero delle infrastrutture e trasporti autorizzi il nuovo mezzo svizzero della Hess Carrosserie, tutto elettrico. Cioè sia fuori dal centro storico dove avrà le «bretelle»; e anche in centro, dove la batteria ricaricabile consentirà ai mezzi di procedere.
In teoria, questo via libera potrebbe arrivare anche entro la fine di agosto. Ma in ogni caso, senza il via libera dal ministero, non si va avanti con l’iter urbanistico e progettuale e tantomeno procedono le opere propedeutiche ai cantieri veri e propri. Serviranno delle modifiche, alla luce appunto dell’approvazione del mezzo (la quale non dovrebbe però trovare ostacoli, se non nella lentezza della bucrazia) e quindi ci vorrà del tempo.
Nella riunione tecnica svoltasi ieri mattina in municipio, nell’ufficio del sindaco Flavio Tosi, si è fatto il punto dell’iter progettuale, in vista di un cronoprogramma del cantiere che, però, non può che iniziare, appunto, dal via libera al mezzo.
Alla riunione erano presenti il presidente dell’Amt Stefano Ederle e il direttore generale Carlo Alberto Voi, il direttore dei lavori Luciano Ortolani, i responsabili e i tecnici delle varie imprese del Consorzio cooperative costruzioni che realizzeranno l’opera che, lo ricordiamo, consiste in due linee di filovia, da San Michele allo Stadio e da Borgo Roma-Zai a Ca’ di Cozzi (totali 23 chilometri e mezzo) e nel deposito dei mezzi alla Genovesa, dove sorgerà anche la sede di Atv, che gestirà il mezzo, vicino a un parcheggio scambiatore.
Ancora qualche settimana, dunque. Per un’opera, il filobus, ideata nove anni fa.E.G.