Brutta sorpresa per una lettrice de L'Arena, Monica Badaracco: mentre controllava la bolletta di Acque Veronesi intestata alla madre, si è accorta che la donna, ex titolare di un negozio a Bussolengo, per ben sette anni aveva pagato i consumi di acqua in casa propria come se si trattasse di un'attività commerciale, ed è ora in attesa di rimborso da Acque Veronesi.
Un caso che non sembra essere isolato. Alla fine degli anni Duemila, infatti, il servizio di fornitura dell'acqua a Bussolengo, paese in cui risiede la donna, è passato di mano, dal Comune ad Acque Veronesi. Se fino ad allora sulla bolletta di casa compariva la dicitura “Usi domestici”, a partire dal novembre 2009 è stata modificata in “Usi diversi”, con un conseguente aggravio di costi.
Al momento quattro-cinque casi sono stati riscontrati, ma non è escluso che anche altri utenti siano nella stessa situazione e non se ne siano ancora accorti. Non necessariamente nel solo Comune di Bussolengo.
L'invito è, quindi, a controllare con più attenzione le fatture per verificare che effettivamente sia presente la dicitura “Uso domestico” nella bolletta di casa, e altrimenti rivolgersi agli sportelli di Acque Veronesi, a qualche associazione di consumatori, oppure segnalarlo al sito L'Arena.it.