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Su Facebook
un coro
di insulti

«Uno che si rivolge in quel modo rancoroso verso una ragazzina di 15 anni si classifica da solo» scrive Nicola Celentano. E Angelo Scotto rincara la dose: «Lei deve solo vergognarsi, non merita di lavorare in questo campo».

Sono solo alcuni (e i meno aggressivi) delle decine di messaggi che si trovano nella pagina Facebook di S.P. che, come si legge in diversi siti presenti in rete, è il titolare di una società che organizza eventi, promotrice anche del Canta Verona.

Sarebbe stato lui a rispondere alle richieste della giovane Dora: «Italiani si nasce, non si diventa e si nasce da genitori italiani», le ha detto, negandole la possibilità di partecipare al festival.

«Dal 18 Febbraio 1994 organizzo eventi musicali, teatrali, sfilate di moda», scrive nella sua presentazione su Facebook, elencando gli artisti più o meno celebri per i quali ha organizzato eventi e iniziative».

E sotto i commenti che si leggono sono pesanti: «Fallito», «Vergognati», «Ti sei rovinato con le tue stesse mani» scrive Phyrex, e ancora Cristian Brotos che rincara la dose: «La sua opinione politica non deve in qualsiasi modo interferire con l’area lavorativa. Questo non è un professionista».

C’è chi se la prende con lui, definendolo «razzista», per aver cercato di giustificarsi sostenendo che pure la sua fidanzata è straniera: qualcuno, con ironia, gli chiede di essere più preciso: «Ci dice esattamente la provenienza geografica della sua compagna?». F.L.

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